Tuesday, March 30, 2021

Gold Mass, nuovo singolo e video in anteprima qui: Space

Questa mattina torniamo con piacere ad occuparci di un'artista che ci aveva molto colpiti due anni fa, per il suo splendido disco di esordio.

Si fa chiamare Gold Mass, all'anagrafe Emanuela Ligarò, e nel giugno 2019 ha pubblicato il suo primo album, Transitions. Un debutto che ci ha affascinati, conquistati e sorpresi per maturità e profondità, e che non a caso aveva attirato l'attenzione di grandi produttori internazionali, come Howie B, Marc Urselli o Luke Smith. La scelta è alla fine caduta su Paul Savage, già al lavoro con nomi quali Mogwai, Franz Ferdinand o Arab Strap. Siamo in territori elettronici, ma caldi e ricchi di mille sapori, frutto di "anni e anni di ascolto di musica, classica, lirica, rock anglosassone, latina tradizionale. Ho passato inverni in compagnia di Dylan, del progressive inglese, ho apprezzato i cantautori italiani e sono stata travolta dall'elettronica." Abbiamo presentato i primi singoli in anteprima radiofonica, per poi ospitarla in trasmissione (qui il podcast) per farci raccontare la nascita di questo ottimo lavoro, che non abbiamo esitato ad includere nelle Sentieri Sonori Picks 2019.

Ad inizio dicembre abbiamo proposto il suo nuovo brano, Safe, prima anticipazione di un EP interamente prodotto da lei in uscita entro l'estate, che ha lanciato anche partecipando al prestigioso festival Eurosonic. "Per questo nuovo lavoro, l’artista si spinge ulteriormente verso un terreno ostinatamente elettronico, andando a ricercare un suono sempre più minimale e scuro rispetto all’album di debutto: viene dato ancora più risalto alla voce che letteralmente sostiene il resto della composizione che risulta quindi appesa alla linea vocale. Le pause, il silenzio, così presenti in questo nuovo lavoro, offrono all’ascoltatore un’occasione per visualizzare grandi spazi e per pensare e riflettere, lasciandosi trasportare da un immaginario suggestivo e inquieto."

Oggi siamo felici, e fieri, di lanciare in anteprima il secondo singolo, che sarà pubblicato il 2 aprile. "Space è una canzone di contemplazione, contemplazione dello spazio, dell'immensità, del tempo, della vita e della nostra morte. L'universo è composto per il 4% da materia comune di cui noi stessi siamo fatti (elettroni, protoni, neutroni e neutrini), per il 23 % da materia oscura e per il restante 73% da energia oscura, di cui non sappiamo assolutamente niente se non che esiste. L’universo ha da sempre affascinato il genere umano, che ha osservato e studiato la volta celeste fin da quando siamo apparsi sulla terra. L'universo letteralmente ci ridimensiona. E la sua contemplazione, ci porta a pensare che tante delle cose su cui basiamo la nostra esistenza, sono inconsistenti. La storia del genere umano è stata soprattutto un susseguirsi di lotte per il potere e per l'accumulo di ricchezze, anche a discapito degli altri. Gli astri sono testimoni silenziosi di questo spettacolo che il genere umano mette in scena da millenni. Ma in fondo, gli umani sono mossi da sempre da un unico vero bisogno originario che è quello di essere riconosciuti, visti, amati e protetti. Perché viviamo una vita di cui non possiamo capire il senso, e a differenza degli altri animali, noi ne siamo perfettamente consapevoli e questo non può che spaventarci." Questo è lo splendido video, per la regia di Laura Scatena: enjoy!!


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