Non c'è infatti bisogno di spiegarvi il legame che ci lega ai Calibro 35, di cui ci vantiamo spesso (e volentieri) di aver organizzato il primo concerto in assoluto nell'ormai lontano gennaio 2008, e svariati altri negli anni seguenti, ospitandoli per ogni disco in trasmissione, della quale sono da qualche anno la sigla, con la loro Eurocrime.
Saremo quindi particolarmente felici di accogliere nuovamente Tommaso Colliva per parlare del loro quinto album in studio: S.P.A.C.E. esce giusto oggi per Record Kicks, e può essere ordinato, in vari formati, a questo link.
Come vi dicevamo anche sabato scorso in trasmissione, un disco sorprendente, nel quale riescono mirabilmente ad aggiungere queste nuove ambientazioni sonore “spaziali”, senza per questo perdere nulla di tutto ciò che abbiamo sempre amato in loro.
Inizio anche ad anticiparvi che la settimana prossima sarà nuovamente il nostro turno di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio Ara (da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18).. ho bisogno di dirvi qual è stata la nostra scelta?
Inizio anche ad anticiparvi che la settimana prossima sarà nuovamente il nostro turno di scegliere e presentare il CD-tipp, disco della settimana di Radio Ara (da lunedì a venerdì, un brano al giorno, alle 18).. ho bisogno di dirvi qual è stata la nostra scelta?
Sabato 14 avremo il piacere di ospitare due giovani artiste romane, che abbiamo scoperto essere anche amiche, per presentare i loro interessanti album.
A partire da questa doppia presenza femminile, e da qualche altra uscita del periodo, ci è venuta l'idea di allargare la cosa, proponendovi un Sentieri Sonori tutto al femminile, che ne dite? Si, sarebbe più in tema ad inizio marzo, ma lo sapete che ci piace uscire dagli schemi!
Accoglieremo in primo luogo Livia Ferri, cantautrice romana che ha frequentato il Saint Louis College of Music, diplomandosi in Songwriting nel 2011, per poi esordire l’anno seguente con Taking care.
Se quest’opera prima era legata a doppio filo alla vita personale dell’artista, ed a due anni dolorosi, il nuovo A path made by walking “rappresenta il giorno dopo: ci si rialza dai giorni bui per intraprendere un cammino, solo per scoprire che un cammino prestabilito non esiste, ma ognuno è pioniere ed esploratore di un nuovo cammino, unico e personale.”
Ed è un cammino la stessa uscita del disco, un originale sentiero sonoro iniziato nel gennaio scorso, per rivelare ogni 45 giorni una delle otto canzoni che compongono il disco, affiancate da due brani strumentali.
Sullo stesso concetto sono basati il titolo del disco, ispirato da un verso di Antonio Machado, e l’artwork, realizzato con la tecnica 1Line, ovvero disegni a penna realizzati in un unico tratto continuo: Martha Ter Horst ne ha realizzato uno per ogni brano, più un ritratto dell’artista.
Sarà poi il momento di parlare di quello che per noi è stato uno degli esordi più interessanti degli ultimi mesi.. sarà anche che un progetto nato fra Roma ed Amsterdam non poteva non incuriosire un romano (di adozione) ormai trapiantato all'altro estremo del Benelux?
Si tratta di How to erase a plot, primo album degli Armaud, uscito il 23 ottobre scorso per Lady Sometimes Records.
Un album terribilmente affascinante, sospeso, etereo, che a voler attaccare etichette (esercizio che odio ma talvolta inevitabile) potremmo dire stia fra dream-pop, trip-hop, folk à la Bon Iver.. ma che soprattutto finisce per creare un mondo tutto suo.
Dieci splendidi brani che ho ascoltato a ripetizione, arrangiati con gran gusto, su cui spicca la bella voce di Paola Fecarotta.
Trombettista, cantante e chitarrista, ha frequentato la Saint Louis School di Roma, per poi trasferirsi nel 2009 in Olanda per studiare jazz al Conservatorium di Amsterdam.
A dicembre 2013 ha preso forma questo suo progetto chitarra & voce, con l’utilizzo di delay, loop, riverberi ed armonici che creano un’atmosfera rarefatta, vibrante: dopo aver macinato parecchi km in giro per locali e club europei (Olanda, Belgio, Francia, Germania, Lituania e Italia) fin dall'anno scorso, arriva ora a pubblicare questo splendido lavoro.
Sul palco è ora affiancata alla chitarra e drum machine da Marco Bonini (di una band che vi proponiamo spesso, i Mamavegas) e da Federico Leo alla batteria: un’empatia artistica che piano piano ha trovato spazio anche nei brani del disco, trasformando così Armaud da un progetto solista ad un vero e proprio trio.
Sabato 21, la puntata sarà molto densa, con ben tre ospiti: i nostri due corrispondenti internazionali ed un artista molto interessante, al debutto.
Avremo infatti in primo luogo il ritorno dei nostri due collegamenti mensili, quello con la Spagna e l'amico Steven Forti (Zibaldone, Radio Contrabanda) da Barcelona, e quello con gli USA e l'altro amico Ricky Russo (Radio Nuova York) dal Big Pomo.
Saremo poi felici di potervi finalmente presentare un giovane cantante che ci ha molto colpito nel corso dell'anno con due splendidi singoli, e pubblica giusto oggi il suo primo album, Für El.
Si fa chiamare Erio, ed è italiano, anche se ad ascoltarlo non si direbbe. Ha studiato canto lirico e composizione, per poi scrivere alcuni brani, proponendoli a varie etichette. È stato notato da La Tempesta Dischi, che lo ha messo nelle sapienti mani di Paolo Baldini, nostro primo ospite dell'anno per parlare dei suoi Dubfiles.
Se è chiaro che qui siamo molto lontani dai territori reggae, trovo che sia molto difficile descrivere a parole la musica di questo giovane artista, affascinante ed evocativa, sulla quale svetta una voce assolutamente incredibile per bellezza e tecnica, e soprattutto molto emozionante.
Chiuderemo infine il mese con un grande ritorno, quello di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che andranno in onda a una volta al mese a partire da sabato 28 novembre.
Lascio introdurre il progetto dalle parole dello stesso Raf:
Un racconto radiofonico che sia come uno sparo, come un concentrato di energia che ti esplode addosso in un preciso momento, come un pezzo garage punk, di quelli che durano 3 minuti ma in questi 3 minuti ti cambiano la giornata, o la vita; un racconto breve che ci dica tanto con poche parole, perché questo è il tempo in cui si ha poco tempo per leggere, per ascoltare, ma tanta, tanta voglia di sapere e partecipare.
Ecco, lo immagino così questo nuovo episodio radiofonico, questa nuova avventura radiofonica del team di Sentieri Sonori. Avventura che sarà interessante solo se voi, ascoltatori, ci seguirete.
Preparatevi dunque ad ascoltare i nostri racconti e la musica con cui li commenteremo. Saranno racconti interessanti, che se possibile faremo leggere dai protagonisti e degli autori, sarà musica di qualità, in tema con l'argomento dei racconti, musica italiana e anche non italiana, ma buona musica. Per ora non vorrei dare definizioni più precise di Radioracconti, vorrei che il format, come una bolla di idee lanciata nell'etere, prenda forma trasmissione dopo trasmissione. Non ho trovato un modo migliore per descrivere quello che mi frulla in testa che questi versi di William Shakespeare, tratti da A Midsummer Night’s Dream (mi scuserà William per avere sostituito "DJ's voice" a "poet's pen"):
And as imagination bodies forth
The forms of things unknown, the DJ's voice
Turns them to shapes and gives to airy nothing
A local habitation and a name.
Il programma è particolarmente denso e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio Ara, o quando volete comodamente in podcast..
STAY TUNED!!
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