Wednesday, November 4, 2015

Torna Raf, con i Radioracconti di Sentieri Sonori!!

Cari ascoltatori di Sentieri Sonori,

sono Raf, forse i più "anziani" tra voi si ricordano di me: ho creato e condotto la trasmissione per 12 anni, fino al 2010, quando mi sono (ri)trasferito per cinque anni nella mia Roma. Tornato a Lussemburgo, e ritrovando Sentieri Sonori in grandissima salute, grazie al talento, all'entusiasmo e alla professionalità di Berardo e Marco, che l'hanno trasformata in quella straordinaria e preziosa vetrina musicale che è oggi, ho pensato a un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" di Sentieri: ed ecco nata l'idea dei Radioracconti di Sentieri Sonori, che andranno in onda a una volta al mese a partire dal 28 novembre durante il consueto orario di Sentieri, ovvero il sabato dalle 11.30 alle 13.

Credo che oggi sia difficile immaginare cosa significasse una trasmissione dedicata al rock italiano, quello vero, nel sonnacchioso Lussemburgo dei tardi anni ’90. Immaginare che certa musica, se la volevi ascoltare, dovevi proprio ascoltarla lì, sui 103.3 FM di Radio ARA, prima alle 23 del mercoledì sera e poi alle 11 del sabato mattina. Immaginare la valigia dei CD faticosamente acquistati o fatti arrivare  dall'Italia, la fatica di trascinarla dal parcheggio del Glacis fino allo studio di Rue de la Boucherie, anch'esso ormai un ricordo …

Ma basta ricordi! Voglio parlare di questo nuovo progetto. Di come lo immagino. Di come oggi sia difficile, ma immensamente stimolante,  immaginare e plasmare un formato radiofonico in grado di catturare l'ascoltatore di questo nostro strano e meraviglioso tempo, di un tempo che ci mette tutto - ma proprio tutto - a portata di tablet e di smartphone, di un tempo che ci porta in un attimo dappertutto e che però ci bombarda di stimoli e in tal modo ci ruba …. il nostro tempo, ci rapisce dalla nostra posizione, ci distoglie dall'essere qui e adesso.
Ma noi siamo qui, nel 2015, e parliamo italiano, a Lussemburgo.
La radio, soprattutto una radio locale, radicata nel territorio e aperta verso il mondo, come Radio ARA, "la frequenza di tutti i colori",  è ancora il mezzo più attuale per essere qui e adesso e al contempo spaziare altrove. La radio la puoi ascoltare a occhi chiusi o a occhi aperti. Dev'essere ancora possibile, mi sono detto, immaginare un "raccontare radiofonico" che attiri e favorisca un ascolto attento, che ci invogli a sintonizzarci su una stazione radiofonica, in un momento preciso della giornata, o anche a nostro piacimento, scaricando il podcast.

Questa è la nostra scommessa.
Un racconto radiofonico che sia come uno sparo, come un concentrato di energia che ti esplode addosso in un preciso momento, come un pezzo garage punk, di quelli che durano 3 minuti ma in questi 3 minuti ti cambiano la giornata, o la vita; un racconto breve che ci dica tanto con poche parole, perché questo è il tempo in cui si ha poco tempo per leggere, per ascoltare, ma tanta, tanta voglia di sapere e partecipare.
Ecco, lo immagino così questo nuovo episodio radiofonico, questa nuova avventura radiofonica del team di Sentieri Sonori. Avventura che sarà interessante solo se voi, ascoltatori, ci seguirete.

Preparatevi dunque ad ascoltare i nostri racconti e la musica con cui li commenteremo. Saranno racconti interessanti, che se possibile faremo leggere dai protagonisti e degli autori, sarà musica di qualità, in tema con l'argomento dei racconti, musica italiana e anche non italiana, ma buona musica. Per ora non vorrei dare definizioni più precise di Radioracconti, vorrei che il format, come una bolla di idee lanciata nell'etere, prenda forma trasmissione dopo trasmissione. Non ho trovato un modo migliore per descrivere quello che mi frulla in testa che questi versi di William Shakespeare, tratti da A Midsummer Night’s Dream (mi scuserà William per avere sostituito "DJ's voice" a "poet's pen"):
And as imagination bodies forth
The forms of things unknown, the DJ's voice
Turns them to shapes and gives to airy nothing
A local habitation and a name.


No comments:

Post a Comment