Sono quasi le 11.30 di sabato mattina, pronti come ogni settimana a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?
Chiudiamo il mese con un grande ritorno, quello di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 12 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che andranno in onda a una volta al mese a partire da oggi.
Lascio introdurre il progetto dalle parole dello stesso Raf.
Un racconto radiofonico che sia come uno sparo, come un concentrato di energia che ti esplode addosso in un preciso momento, come un pezzo garage punk, di quelli che durano 3 minuti ma in questi 3 minuti ti cambiano la giornata, o la vita; un racconto breve che ci dica tanto con poche parole, perché questo è il tempo in cui si ha poco tempo per leggere, per ascoltare, ma tanta, tanta voglia di sapere e partecipare.
Ecco, lo immagino così questo nuovo episodio radiofonico, questa nuova avventura radiofonica del team di Sentieri Sonori. Avventura che sarà interessante solo se voi, ascoltatori, ci seguirete.
Preparatevi dunque ad ascoltare i nostri racconti e la musica con cui li commenteremo. Saranno racconti interessanti, che se possibile faremo leggere dai protagonisti e degli autori, sarà musica di qualità, in tema con l'argomento dei racconti, musica italiana e anche non italiana, ma buona musica. Per ora non vorrei dare definizioni più precise di Radioracconti, vorrei che il format, come una bolla di idee lanciata nell'etere, prenda forma trasmissione dopo trasmissione. Non ho trovato un modo migliore per descrivere quello che mi frulla in testa che questi versi di William Shakespeare, tratti da A Midsummer Night’s Dream (mi scuserà William per avere sostituito "DJ's voice" a "poet's pen"):
And as imagination bodies forth
The forms of things unknown, the DJ's voice
Turns them to shapes and gives to airy nothing
No comments:
Post a Comment