Thursday, July 1, 2021

In onda sabato mattina, ospiti Alessio Bondì e Nazarin

Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori: pronti per gli abituali 90 minuti di ottima musica italiana?!

Vi proporremo come sempre un programma molto ricco, incluse tante interessanti novità, e due graditi ospiti. Per quanto riguarda le recenti uscite, ascolteremo e parleremo di James Senese, Colapesce e Dimartino (remixati da Giorgio Moroder), Cosmo, Gulino, Savana Funk, Chiara Vidonis e Marston and Baldi.
Venendo alle interviste, daremo in primo luogo il bentornato ad un artista già ospitato due anni e mezzo fa, che è stato definito come "una via di mezzo tra Jeff Buckley e Rosa Balistreri", per la sua capacità di unire le moderne sonorità internazionali alla tradizione musicale della sua terra, testimoniata anche dal cantato in siciliano.

Si tratta di Alessio Bondì, cantautore palermitano che ha esordito nel 2015 con Sfardo, raccogliendo consensi e riconoscimenti. Nel 2017 il disco è stato ristampato in 10 Paesi, e Bondì ha iniziato a farsi conoscere internazionalmente, finendo per innamorarsi della musica brasiliana ed imparare il portoghese, ed andando anche a vivere per qualche tempo a Barcellona, dove ha appreso anche un po’ di spagnolo.
Un percorso che pare aver lasciato un segno importante nella sua carriera, a giudicare da Nivuru, il suo secondo disco, uscito nel novembre 2018. Un titolo che in siciliano significa nero, per un album che è invece un'esplosione di suoni e colori, "un ponte tra una Sicilia profonda, l’Africa e l’America Latina, il cui sound si snoda tra ritmi afro-funk, soul, musica popular do Brasil e scenari poetici, umidi di sesso e disperazione, spaesamenti e momenti luminosissimi." Un lavoro che ci ha sorpresi e conquistati, per freschezza, originalità e qualità della proposta: lo abbiamo incluso nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2018 e presentato ad inizio 2019 con un'intervista (qui il podcast).

Un singolo pubblicato qualche settimana fa ha anticipato il suo splendido terzo album, uscito il 21 giugno, come il precedente per 800A Records con la produzione di Fabio Rizzo. Il titolo, Maharìa, "è l’equivalente siciliano della macumba, una magia, un sortilegio come quello che talvolta conduce all’innamoramento. Un viaggio interiore, in cui la lingua siciliana funge da chiave magica per l’inconscio, attraverso esplosioni di allegria, nostalgie solitarie, innamoramenti, eccessi di rabbia e incomprensioni, disillusioni e soluzioni."


Resteremo poi in Sicilia, ma passando da Palermo a Catania, dove si è stabilito da quasi dieci anni un altro cantautore di talento, cui saremo lieti di dare il benvenuto.

Si chiama Salvo Ladduca e si è fatto conoscere come cantante e chitarrista dei Marlowe, gruppo siciliano dall’anima folk e voce rock, di cui è stato fondatore. Dopo l'ultimo disco (Fiumedinisi, del 2010), tante collaborazioni e svariati opening act, ha dato vita ad un nuovo progetto per il quale ha scelto un moniker derivante dalla sua passione per il cinema d’autore: Nazarin è infatti il titolo di un film di Luis Buñuel, "il cui protagonista è un giovane predicatore che incrocia le ombre di una società indolente e degradata. Il legame fra il personaggio del film è in stretto rapporto in qualche modo con i “predicatori” folk americani, vagabondi nudi in giro a raccontare storie con sincera semplicità e determinante eleganza." Nel 2013 ha pubblicato con Viceversa Records un primo album, La Mattanza dei Diavoli, che ha da poco trovato uno splendido seguito.

Il 25 giugno è infatti uscito, sempre con Viceversa Records, 1981, disco prodotto dall'amico Paz De Fina (Volwo), con la partecipazione di vari altri musicisti che ben conosciamo, come l'altro Volwo Roberto Romano (sax, flauto e cori), Enzo Velotto (batteria e percussioni), Marcello Caudullo (chitarra, già con Cesare Basile), ed anche Mauro Ermanno Giovanardi (voce e cori). Un album molto bello, curato ed intenso, "dieci canzoni in cui la vena intimistica di Nazarin, la voglia di esprimere musica per troppo tempo tenuta dentro, si combina con l’apporto multipolare degli artisti coinvolti; una vera esplosione creativa favorita dall’incontro/scontro tra amici di sempre e nuove collaborazioni nate in studio. Suoni, rumori e ritmiche che a tratti ci riportano indietro negli anni per poi catapultarci nell’oggi di altrove."


La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 3 luglio, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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