Friday, July 9, 2021

Marco Parente, nuovo singolo e video: Bar 90

Ad inizio novembre abbiamo proposto una trasmissione molto speciale (qui il podcast), una monografia dedicata ad un artista che apprezziamo molto, ed abbiamo anche portato due volte a suonare a Lussemburgo, ormai più di dieci anni fa.

Parliamo di Marco Parente, che aveva fatto uscire nel 2013 il suo precedente album, Suite love, cui sono seguiti due lavori molto particolari, I passi della cometa, dedicato alle poesie di Dino Campana ed American Buffet, sotto lo pseudonimo Buly Pank.
Lo scorso 23 ottobre Blackcandy Produzioni ha finalmente pubblicato il suo nuovo disco, intitolato Life, vita: "Quella delle persone che vivono e vanno avanti tutti i giorni, nonostante il sentore di assurdo e irrisolto che ronza nelle loro orecchie, quelle che si sono abituate a tutto pur di esperire ogni cosa, dal dolore al piacere, dalle montagne russe dei sentimenti alla ruota del destino quotidiano."

L'attesa è stata ripagata da uno splendido lavoro, realizzato in quasi totale solitudine: la penna e la voce di Marco sanno come sempre sorprenderci ed emozionarci, e suoni ed arrangiamenti riservano delle sorprese, pur non stravolgendo quello che è ormai il suo inconfondibile stile. Per celebrare questa uscita non ci siamo limitati ad ospitarlo, ma abbiamo percorso tutta la sua carriera da solista, ormai più che ventennale, avvalendoci anche della partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore.
Torniamo a parlarne per la pubblicazione di un nuovo singolo e video, che lo stesso Marco presenta così: "Bar 90 è la canzone che chiude il Life e, in un certo senso ne diventa sintesi luminosa, 'rinascimento' quotidiano, 'visione d'insieme del caos'. Il video, dichiaratamente ispirato alla scena della candela in Nostalghia di A. Tarkovskij, riporta proprio questa visione in forma d'azione, ripresa in un unico piano sequenza dal regista Augustin Cornejo, la cui camera accompagna il protagonista (io) in un attraversamento, quasi danzato, da un capo all'altro della linea di centrocampo di uno stadio (quello assai simbolico del Centro Storico Lebowski). Entrambi complici, nel proteggere una candela accesa e nel traghettarla poi in quel passaggio del giorno in cui la luce si spegne dietro le montagne, quando a illuminare la via rimane solo quella fragile fiammella sempre in balia degli eventi, ordinari e straordinari del vivere quotidiano… proprio come quel 'rinascimento' di cui parla la canzone: disincantato, eppure incandescente." Enjoy!!


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