Tuesday, May 28, 2019

Train To Roots, primo singolo e video dal prossimo album: Denaro

Nella trasmissione di sabato (qui il podcast) vi abbiamo presentato il nuovo singolo di un'ottima reggae band italiana, già in passato nelle nostre scalette.

Si chiamano Train to Roots, vengono dalla Sardegna, e si sono formati nel 2004. In questi anni si sono fatti conoscere non solo in Italia, ma in tutta Europa, soprattutto grazie ad un'intensa attività live. "Caratterizzati da una maturazione costante e dai live esplosivi, nei loro dischi hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese."
Ne avevamo parlato per l'ultima volta due anni fa, per la pubblicazione di quello che ad oggi è il loro ultimo album, Declaration N° 6, distribuito globalmente dalla storica etichetta giamaicana VPAL, come già il precedente. Un ottimo lavoro, impreziosito dalla partecipazione di Bunna (Africa Unite) ed Eugenio Finardi, e che confermava il valore della band: "dal roots di matrice britannica che contraddistingue le produzioni iniziali, i Train To Roots hanno incorporato alla loro musica numerosi elementi contemporanei in una crescita continua, nutrendo le loro solide radici con la forte passione per la musica senza limiti che li caratterizza."

Torniamo ad occuparci di loro perché nelle ultime settimane sono stati pubblicati due nuovi singoli, che anticipano il loro nuovo disco, il settimo della loro storia. Sabato abbiamo aperto la trasmissione con il primo, intitolato Denaro, che mostra chiaramente una svolta nel loro sound, con il ritorno al roots reggae, con un testo significativo: "Le liriche non mettono in scena la classica retorica sul capitalismo moderno ma affrontano la deriva psicologica a cui sono sottoposti tutti quelli che identificano nelle ricchezze e nel potere il loro scopo di vita. Deriva che porta all’egoismo, all’intolleranza e alla paura del povero e della povertà in sé." Oggi ve ne presentiamo il video, per la regia di Emanuele Bardi: enjoy!! 




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