Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, interamente dedicata alla musica campana, ospiti i Foja, o forse volete riascoltarla? La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!
È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, ispirata dall'intervista della settimana. La dedicheremo infatti interamente alla musica che arriva dalla Campania, svariando fra generi ed epoche, incluse comunque alcune novità interessanti: Almamegretta, Meg, Nu Genea e Fuera (feat. Bluem).
Avremo poi il piacere di dare il benvenuto ad una band napoletana già più volte nelle nostre scalette, per il suo nuovo bel disco.
I Foja hanno pubblicato fra il 2011 ed il 2016 tre album in studio, gli ultimi due inclusi nella cinquina finale delle Targhe Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Molto attivi dal vivo, sia in Italia che in Europa ed anche oltreoceano, hanno spesso collaborato con il cinema, ottenendo la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello con i brani ’A malia e A chi appartieni, che ai Nastri d’Argento con ’A malia. Due anni fa hanno festeggiato il loro primo decennio di attività discografica con Dieci, cofanetto che raccoglie l’intera produzione, compresi diversi brani fuori album e un inedito, e l'anno scorso hanno pubblicato tre nuovi singoli, prime anticipazioni dal loro quarto disco, uscito lo scorso 8 aprile.
Si intitola Miracoli e Rivoluzioni e "si muove con temperamenti diversi su binari che vanno dal rock al blues, alla canzone d’autore, all’elettronica, alle incursioni rap, a ballate acustiche e cavalcate up-tempo elettriche, con testi che raccontano storie di alienazione e di riscatto, di dolore e di necessità di rivoluzione di noi stessi e infine di Amore, quello vero, universale, a fare da sfondo a un lavoro corale e magnetico." Un ottimo lavoro, che saremo lieti di presentare accogliendo il cantante ed autore della band, Dario Sansone.
READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Chiudiamo la settimana come l'abbiamo aperta, occupandoci di una band all'esordio, molto interessante.
Lunedì abbiamo infatti iniziato a presentare (qui il post) i Rio Sacro, gruppo umbro che ha pubblicato l'omonimo disco di esordio l’8 aprile per JAP Records e L'Amor Mio Non Muore - Dischi. Sono di base un duo, Edoardo Commodi e Norberto Becchetti, ma tutto è pensato per essere anche un laboratorio aperto ad altri musicisti, sia per quanto riguarda il lavoro in studio che per l’attività live. Un album di ottima fattura, registrato in presa diretta a La Pepita Studio di Gualdo Tadino e mixato in analogico.
Quest'oggi ve li vogliamo far scoprire nella dimensione live, con tre bei video registrati proprio a La Pepita Studio: enjoy!!
Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, ispirata dall'intervista della settimana. La dedicheremo infatti interamente alla musica che arriva dalla Campania, svariando fra generi ed epoche, incluse comunque alcune novità interessanti: Almamegretta, Meg, Nu Genea e Fuera (feat. Bluem).
Avremo poi il piacere di dare il benvenuto ad una band napoletana già più volte nelle nostre scalette, per il suo nuovo bel disco.
I Foja hanno pubblicato fra il 2011 ed il 2016 tre album in studio, gli ultimi due inclusi nella cinquina finale delle Targhe Tenco nella categoria miglior album in dialetto. Molto attivi dal vivo, sia in Italia che in Europa ed anche oltreoceano, hanno spesso collaborato con il cinema, ottenendo la candidatura per la miglior canzone originale sia al David di Donatello con i brani ’A malia e A chi appartieni, che ai Nastri d’Argento con ’A malia. Due anni fa hanno festeggiato il loro primo decennio di attività discografica con Dieci, cofanetto che raccoglie l’intera produzione, compresi diversi brani fuori album e un inedito, e l'anno scorso hanno pubblicato tre nuovi singoli, prime anticipazioni dal loro quarto disco, uscito lo scorso 8 aprile.
Si intitola Miracoli e Rivoluzioni e "si muove con temperamenti diversi su binari che vanno dal rock al blues, alla canzone d’autore, all’elettronica, alle incursioni rap, a ballate acustiche e cavalcate up-tempo elettriche, con testi che raccontano storie di alienazione e di riscatto, di dolore e di necessità di rivoluzione di noi stessi e infine di Amore, quello vero, universale, a fare da sfondo a un lavoro corale e magnetico." Un ottimo lavoro, che saremo lieti di presentare accogliendo il cantante ed autore della band, Dario Sansone.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 30 aprile, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Nel marzo dell'anno scorso siamo stati felici di presentare con una bella intervista (qui il podcast) un disco di esordio molto interessante, che ci ha fatto scoprire un giovane cantautore dal grande talento.
Si chiama (Fabrizio) Fusaro, è nato nel 1997 a Settimo Torinese, e dal 2017 ha iniziato a scrivere ed esibirsi dal vivo, fra festival, concorsi ed aperture per artisti come Bianco, Daniele Celona o Eugenio in Via di Gioia. Tre anni fa ha iniziato a collaborare con Ale Bavo, musicista e produttore già al lavoro con Subsonica, Levante, Bianco e tanti altri, che lo ha aiutato a dare forma alle sue canzoni. Dopo alcuni singoli, il 5 febbraio 2021 è uscito il suo primo album, intitolato Di quel che c'è non manca niente. Un ottimo disco, che ci ha sorpresi e convinti per maturità e personalità, e che "rivela una scrittura matura, consapevole, sicura, con la quale tutta la timidezza dell’autore sembra dissolversi. Testi scritti con cura, sonorità che fondono l’influenza del cantautorato italiano degli anni Duemila con synth pop e alternative pop dal sapore internazionale, nove tracce che confluiscono in un album d'esordio raffinato, profondo, sincero."
A gennaio Vertigo ha pubblicato un nuovo singolo, Il silenzio basta e avanza, prima anticipazione del suo secondo album, che è stato seguito a fine marzo da un nuovo brano, che presenta così: "Trovo nei primissimi versi del brano il messaggio che mi ha spinto a scriverlo, ispirandomi e muovendomi con la sua semplicità. Credo molto in questa canzone e nel messaggio sincero che porta con sé. Mi sono appassionato e divertito nella scrittura, nei suoi passaggi tra la parola sussurrata e quella gridata più forte che potevo, e nella difficoltà di circoscrivere un concetto così ampio a "due altalene che oscillano all’unisono". Il tappeto sonoro che la accompagna è stato calibrato con cura dal producer Ale Bavo, e insieme abbiamo trovato nel contrasto tra classico ed elettronico la giusta sinergia per proporre Briciole nel modo più contemporaneo possibile, per valorizzare la parola senza farle prendere troppa polvere." Una splendida canzone, di cui oggi vi presentiamo il video realizzato da Mirko Saletta: enjoy!!
Oggi siamo lieti di tornare a parlare di una band che abbiamo già ospitato due volte in trasmissione, l'ultima due anni fa (qui il podcast).
I Big Mountain County sono un quartetto nato nel 2012 che, dopo un 7" pollici autoprodotto e soprattutto la giusta gavetta live, anche oltre i confini italiani, ha pubblicato il primo LP, Breaking Sound, nel mese di aprile del 2015. Abbiamo così scoperto una band molto interessante, di grande impatto, che naviga fra territori psych, rock e garage con ottimo piglio e grande varietà, e li abbiamo intervistati per presentarlo (qui il podcast). Nel corso dell'intervista abbiamo proposto di portarli a suonare qui, scoprendo che stavano giusto chiudendo il calendario di un lungo tour europeo: non potevamo non cogliere al volo l'occasione! Li abbiamo quindi fatti esibire al Rocas, per una bella e calda serata di rock'n'roll. Il loro impatto sul palco è ben testimoniato da Anachronicle, il disco dal vivo che hanno pubblicato nel 2016, come il seguente singolo Fun Fun Boogie. Il loro atteso secondo album, Somewhere else, è uscito nel gennaio 2020 per Porto Records, e noi siamo stati fieri di poterlo presentare in anteprima: un ottimo lavoro, che ha confermato le doti della band.
Negli scorsi mesi hanno pubblicato due bei nuovi singoli, anticipazioni del nuovo EP Klaus, che è stato pubblicato il 22 aprile e che porteranno in giro per l'Europa a maggio. Un altro disco molto interessante, "risultato di un’evoluzione sonora e stilistica cui la band si è dedicata nei lunghi mesi di assenza forzata dai palchi. Diversamente dal passato, la produzione artistica è stata infatti interamente in mano ai BMC, che, mai come questa volta, sentono perfettamente rappresentato il loro panorama sonoro." Qui sotto potete ascoltarlo, ed avete anche il link per comprarlo, in digitale o in vinile: enjoy!!
Apriamo la settimana con una delle uscite più interessanti di questo aprile che volge al termine, un esordio che ha attirato la nostra attenzione.
I Rio Sacro sono un duo formato in Umbria nel gennaio 2020 da Edoardo Commodi e Norberto Becchetti, chitarristi e compositori accomunati dalla passione per la musica strumentale e le colonne sonore. Il loro primo omonimo album è uscito l’8 aprile per l’umbra JAP Records e la romagnola L'Amor Mio Non Muore - Dischi. "L’album contiene composizioni strumentali inedite con sonorità trasversali che vanno dal blues al desert rock riletti in chiave mediterranea, un’esperienza sonora che è un viaggio attraverso geografie vissute e immaginate, in bilico tra il Morricone dell’epopea western, la creatività dei Calexico e le suggestioni noir dei portoghesi Dead Combo." Prodotto dagli stessi Commodi e Becchetti con il polistrumentista Giulio Catarinelli, l’album vede la partecipazione del batterista/percussionista Michele Fondacci e della cantante Anna Calderini.
Un lavoro molto interessante, di cui parleremo sicuramente anche in trasmissione, e dal quale oggi vi presentiamo il primo singolo, Radio Notte, con il video girato fra il centro storico e l’Eremo di Santo Marzio a Gualdo Tadino (PG), curato dalla regista e attrice Eleonora Cecconi: enjoy!!
Il tradizionale appuntamento con il concerto della domenica del nostro blog questa settimana vede protagonista una delle più grandi cantanti della storia.
Aretha Franklin nacque a Memphis nel 1942, figlia di un pastore battista e di una pianista e cantante, per poi trasferirsi a Detroit a cinque anni. I genitori si separarono poco dopo, e la madre morì d'infarto quando Aretha aveva 10 anni. Fra le persone che la crebbero c'era la grande cantante di gospel Mahalia Jackson, e negli anni seguenti la notorietà del padre come predicatore portò a frequentare la famiglia tante celebrità, da Sam Cooke a Martin Luther King, ad altre due celebrità del gospel, James Cleveland e Clara Ward, che diventò un modello per la giovane Aretha. Dopo le prime esperienze e registrazioni, a 18 anni decise di trasferirsi a New York per lanciarsi nella musica pop. Fra il '60 ed il '66 lavorò con la Columbia, senza grande successo, ma con il passaggio a fine '66 alla Atlantic la sua carriera esplose.
È stata definita The Queen of Soul, ha venduto più di 75 milioni di dischi e ricevuto una lunghissima serie di riconoscimenti, risultando fra l'altro la prima donna ad entrare nella Rock and Roll Hall of Fame.
Oggi vogliamo ricordarla con un suo splendido concerto del 1968 a Stoccolma, quasi un'ora di grandissimo show: enjoy!!
Non avete potuto ascoltare in diretta la trasmissione di oggi, speciale Vinylthon ospite Alessandro Fiori, o forse volete riascoltarla? La trovate a questo link, in streaming o download: enjoy!!
Tracklist:
1
Eurocrime!
Calibro 35
02:56
2
Il primo Dio
Massimo Volume
03:07
3
Quello che non c’è
Manuel Agnelli feat. Rodrigo D’Erasmo
04:22
4
Annarella (live)
Gianni Maroccolo
05:39
5
Fuoco sulla folla (feat. Danno, Masito, Amir, Supremo73 & DJ Baro)
È arrivato il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, in occasione della settima edizione del Vinylthon. Si tratta di un'iniziativa della College Radio Foundation, organizzazione no-profit che riunisce più di mille emittenti in più di cinquanta Paesi: una celebrazione del vinile, ed anche un'occasione per raccogliere fondi per sostenere gli studenti che vogliono lavorare nel mondo della radiofonia. Radio ARA partecipa all'evento con una serie di trasmissioni esclusivamente in vinile, cui non potevamo mancare di unirci, con una scaletta che per una volta si allontanerà dalle ultime uscite, per proporre una serie di classici degli ultimi cinquant'anni di musica italiana. Avremo però il piacere di presentare una splendida novità, ospitando un artista che seguiamo ed apprezziamo da tanti anni, per una serie di progetti e dischi molto vari e sempre estremamente originali.
Parliamo di Alessandro Fiori, che abbiamo imparato ad amare prima come frontman dei Mariposa (ma anche di molte altre band come Amore, Craxi, Betti Bersantini, Stres...), poi per una carriera da solista che lo ha visto realizzare fra il 2010 ed il 2016 quattro album di grande valore. È senza dubbio "una delle personalità più creative e orgogliosamente indecifrabili di tutto il panorama indipendente italiano degli ultimi vent’anni. Un artista poliedrico e raffinato, a tratti inafferrabile, un flusso continuo ed eterogeneo di musica e parole, un’anima pura." Lo abbiamo ospitato più volte, l'ultima nel novembre 2016 (qui il podcast) per quello che fino a ieri era il suo ultimo album, Plancton, e due anni dopo ci siamo occupati di Scudetto, progetto che lo vedeva affiancato a Giacomo Laser.
Dopo tanta attesa, giusto ieri 42 Records ha pubblicato suo nuovo album, Mi sono perso nel bosco. È stato prodotto da altre due nostre vecchie conoscenze, Giovanni Ferrario e Alessandro Asso Stefana, mixato da Giacomo Fiorenza, e vede la partecipazione di molti altri artisti a noi ben noti: da Brunori Sas a Levante, da Colapesce a Massimo Martellotta, e poi Dente, IOSONOUNCANE ed Enrico Gabrielli. Il risultato è "un disco d'amore che è un mix tra Luigi Tenco e i Flaming Lips, tra la canzone italiana più classica e un estro creativo brillante e sorprendente. Dodici canzoni che tratteggiano un microcosmo personale, raccontato con delicatezza e poesia." Un disco meraviglioso, che saremo molto felici di presentare dando il bentornato ad Alessandro.
READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Ci lanciamo verso il weekend con una novità freschissima, uscita giusto ieri, che segna il ritorno di quello che è un protagonista del rock italiano da ormai quattro decenni.
Parliamo dei Diaframma di Federico Fiumani, che dopo vari singoli hanno pubblicato nel 1984 il loro primo album, Siberia, fra i capisaldi di quell'ondata new wave che da Firenze travolse tutta l'Italia, lasciando un segno indelebile nella musica italiana. A quattro anni dall'ultimo L'abisso, il 29 aprile vedrà la luce Ora, ventunesimo disco in studio della band, che Fiumani presenta così: "La morte di mia madre, avvenuta pochi mesi fa, è stata la causa scatenante di questo prodotto discografico. Quindi a mia madre, e più in generale ai miei rapporti coi familiari, sono dedicate diverse canzoni qui contenute: Ora, Coperte tumorali, La tua morte, Volenteroso. Due invece parlano di sesso: nella prima una serie di considerazioni su cosa può significare il sesso nella vita di un uomo, e le conseguenze se certe passioni sono portate all’estremo. Del resto l’alternativa cos’è? La vita grigia. Nella seconda ho cercato di immedesimarmi in un attore, cosa gli passa per la testa mentre recita. Mite Sarò e I Giorni Belli, sono invece due pezzi che avevo da tempo nel cassetto ma che non ero mai riuscito a finire. Con questo disco ci sono riuscito."
Nell'attesa di scoprire e presentarvi questo nuovo album, oggi ve ne proponiamo il primo singolo, Coperte tumorali, accompagnato dal video diretto da Elena Elisabetta D'Anna Olivares: enjoy!!
Si avvicina il sabato, e con esso il vostro appuntamento con Sentieri Sonori!!
Questa settimana vi proporremo una trasmissione speciale, in occasione della settima edizione del Vinylthon. Si tratta di un'iniziativa della College Radio Foundation, organizzazione no-profit che riunisce più di mille emittenti in più di cinquanta Paesi: una celebrazione del vinile, ed anche un'occasione per raccogliere fondi per sostenere gli studenti che vogliono lavorare nel mondo della radiofonia. Radio ARA partecipa all'evento con una serie di trasmissioni esclusivamente in vinile, cui non potevamo mancare di unirci, con una scaletta che per una volta si allontanerà dalle ultime uscite, per proporre una serie di classici degli ultimi cinquant'anni di musica italiana. Avremo però il piacere di presentare una splendida novità, ospitando un artista che seguiamo ed apprezziamo da tanti anni, per una serie di progetti e dischi molto vari e sempre estremamente originali.
Parliamo di Alessandro Fiori, che abbiamo imparato ad amare prima come frontman dei Mariposa (ma anche di molte altre band come Amore, Craxi, Betti Bersantini, Stres...), poi per una carriera da solista che lo ha visto realizzare fra il 2010 ed il 2016 quattro album di grande valore. È senza dubbio "una delle personalità più creative e orgogliosamente indecifrabili di tutto il panorama indipendente italiano degli ultimi vent’anni. Un artista poliedrico e raffinato, a tratti inafferrabile, un flusso continuo ed eterogeneo di musica e parole, un’anima pura." Lo abbiamo ospitato più volte, l'ultima nel novembre 2016 (qui il podcast) per quello che ad oggi è il suo ultimo album, Plancton, e due anni dopo ci siamo occupati di Scudetto, progetto che lo vedeva affiancato a Giacomo Laser.
Dopo tanta attesa, giusto domani 42 Records pubblicherà suo nuovo album, Mi sono perso nel bosco. È stato prodotto da altre due nostre vecchie conoscenze, Giovanni Ferrario e Alessandro Asso Stefana, mixato da Giacomo Fiorenza, e vede la partecipazione di molti altri artisti a noi ben noti: da Brunori Sas a Levante, da Colapesce a Massimo Martellotta, e poi Dente, IOSONOUNCANE ed Enrico Gabrielli. Il risultato è "un disco d'amore che è un mix tra Luigi Tenco e i Flaming Lips, tra la canzone italiana più classica e un estro creativo brillante e sorprendente. Dodici canzoni che tratteggiano un microcosmo personale, raccontato con delicatezza e poesia." Un disco meraviglioso, che saremo molto felici di presentare dando il bentornato ad Alessandro.
La raccomandazione è la solita: READY TO TUNE IN?!!
Sabato 23 aprile, 11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.
Nella trasmissione di sabato scorso abbiamo fra l'altro presentato un nuovo singolo, che vede finalmente collaborare degli artisti amici da vent'anni, che includiamo spesso e volentieri nelle nostre scalette, e che abbiamo ospitato più volte.
Parliamo in primo luogo di The Zen Circus, che sono stati con noi la prima volta nel 2016 per l'ottimo La terza guerra mondiale, che abbiamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Nel 2018 abbiamo invece accolto il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana. Li abbiamo poi ritrovati tre anni fa sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti. Il loro bellissimo ultimo album, L'ultima casa accogliente, è uscito il 13 novembre 2020 ed è stato l'occasione per dare il bentornato in trasmissione a Karim (qui il podcast).
Con loro, uno dei più grandi talenti emersi in Italia nell'ultimo decennio, Motta, che abbiamo intervistato nel marzo 2016 (qui il podcast) per l’esordio da solista, La fine dei vent'anni, ma che già conoscevamo ed avevamo ospitato nel 2012 come frontman dei Criminal Jokers (in cui militava il Maestro Pellegrini, ora con gli Zen). Il secondo album, Vivere o morire, è uscito nel 2018, rinnovando il successo del primo e mostrando un'ulteriore maturazione, e gli abbiamo dedicato un'intera puntata (qui il podcast) con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore. Nel 2019 è stato anche lui in gara a Sanremo, e nell'aprile dell'anno scorso ha pubblicato suo nuovo disco, Semplice: un altro ottimo lavoro, che vede la partecipazione di musicisti come il percussionista brasiliano Mauro Refosco ed il bassista Bobby Wooten (entrambi già al lavoro con David Byrne, fra gli altri), e che il suo autore ha definito "rock con il violoncello", per l'importante ruolo svolto dagli archi curati da Carmine Iuvone.
Sono come detto legati da una fraterna amicizia da vent'anni, ma non avevano mai realizzato una canzone insieme, dalla scrittura alla produzione. Lo scorso 13 aprile hanno pubblicato questo splendido e lunghissimo singolo, un "manifesto di amicizia, di stima, di affetto ed emozioni, snocciolato in 12 minuti di brano, in cui la ricchezza dei suoni e la delicatezza delle parole provano a racchiudere una vita di esperienze e sogni condivisi." Si intitola Caro fottutissimo amico ed invitiamo chi si forse perso la trasmissione di sabato scorso (qui il podcast) a scoprirlo: enjoy!!
Questa mattina torniamo ad occuparci di uno degli artisti in scaletta nella trasmissione di sabato scorso (qui il podcast).
Si fa chiamare Lepre, all'anagrafe Lorenzo Lemme, ed è un batterista, cantante, percussionista e rumorista attivo da tempo nella scena musicale romana con il progetto LeSigarette. Dal 2016 è anche batterista e membro stabile della band di un cantautore che amiamo molto, ed abbiamo già ospitato tre volte, Lucio Leoni. Il prossimo 13 maggio pubblicherà il suo disco d’esordio, Malato: "un lavoro in cui l’artista raccoglie tutte le sue influenze dando vita a un racconto musicale in cui la voglia di sperimentare nei suoni e negli arrangiamenti si sposa a un linguaggio attuale, sincero, che narra le molteplici esperienze dell’autore."
Sabato abbiamo proposto il suo primo singolo, Mio marito, che la settimana scorsa è stato seguito da un altro bel brano, intitolato Mezzo scemo, che Lepre presenta così: "Parla della mia timidezza…. io sono fortunato sono cresciuto in un ambiente sereno e stimolante, ho avuto la possibilità di poter fare quello che volevo e di scoprire il mio carattere, di creare il mio percorso." Enjoy!!
Buona Pasquetta a tutti! Per accompagnare questo lunedì di festa, vi proponiamo il video di un bel concerto di una band molto particolare ed interessante.
Parliamo dei Meute, collettivo tedesco di undici elementi che si definisce techno marching band. Il gruppo, fondato dal trombettista Thomas Burhorn ad Amburgo nel 2015, arrangia infatti brani techno, house e deep house di noti DJ, sostituendo i beat elettronici con i tipici strumenti da marching band. Dopo l'uscita del loro album di debutto, Tumult, a metà del 2017, hanno fatto un tour in in Germania, Austria, Svizzera, Francia e Lussemburgo, suonando più di 150 concerti nei loro primi due anni di esistenza. Si sono poi spinti fuori dall'Europa, esibendosi negli Stati Uniti, in Canada ed anche in Sudafrica, e trovandosi anche sul palco con alcuni degli artisti che avevano riletto, come Laurent Garnier e Stephan Bodzin.
Il loro tour Europe 2019 ha toccato quaranta città in quattordici Paesi, ed è stato celebrato con il loro primo disco dal vivo, Live In Paris, registrato a marzo a Le Trianon. Oggi vi proponiamo proprio il video di quel concerto, più di un'ora e mezza di show, coinvolgente e trascinante: enjoy!!
Un post veloce perché anche oggi vogliamo accompagnarvi con un po' di bella musica, ed abbiamo pensato di riproporvi qualcosa di particolarmente caldo e morbido per questo giorno di festa. Un grande duo di musicisti, ma anche una coppia di persone splendide, che ho avuto il piacere di conoscere ormai tanti anni fa a Roma, dopo un indimenticabile concerto al Palladium. Parliamo di Tuck and Patti, ovvero Tuck Andress, incredibile chitarrista, virtuoso quanto sensibile, e sua moglie Patti Cathcart, fantastica cantante, versatile ed emozionante. Qui li potete vedere nella loro migliore dimensione, quella live, per uno splendido e lungo spettacolo: enjoy!!