Chiudiamo la settimana, e ci lanciamo verso il weekend, pubblicando l'annuncio di una bella uscita, di cui parleremo domani in trasmissione.
Tre tracce inedite, un remix di Iceone e una strumentale compongono questo concept dal titolo enigmatico, che si configura come un grawlix. La consuetudine utilizzata nei cartoni animati e nei fumetti di utilizzare una sequenza tipografica per rappresentare una parolaccia. Il significato strettamente legato all’artwork della copertina, rappresenta da un lato l’autocensura e il buonismo rispetto al voler esprimere pensieri controcorrente, dall’altro uno sfogo provocato dal periodo storico in cui stiamo vivendo. Il soggetto è un neonato, che costretto ad indossare una mascherina, si tramuta da simbolo di libertà e speranza nel suo esatto contrario.
Gran parte dei testi del progetto sono contraddistinti dall'utilizzo dell’idioma locale ricco di accenti e sfumature lessicali, da sempre cifra stilistica del rap di Torbi, Marcialledda e Tecà. Le produzioni, tutte curate da DJ Argento, sono caratterizzate dalla ricerca e dall'uso del sample e del breakbeat, con un’impostazione "classica" ma proiettata al presente e riletta in chiave moderna.
Vino è liberamente ispirata ad un testo dello storico cantautore e poeta toscano Piero Ciampi. Questo sentirsi "dentro a un fosso" fa sì che ci si debba aggrappare ad una speranza per poter trovare l'agognata, e il più delle volte irraggiungibile, via di fuga. Il brano è impreziosito dalla presenza delle rime di Danno dei Colle der Fomento ed accompagnato dal videoclip realizzato da Vince Alba e Tecá. Quasi un film realizzato all’interno di un palazzo storico del 1700, dove i protagonisti -tutti in costume d’epoca- vogliono ricordare il cult movie Barry Lyndon di Kubrick. Le scene girate con la sola luce delle candele, si sviluppano negli ambienti con arredi e accessori originali del 1800. Gli eleganti commensali, ignari del proprio destino, attingono alle pietanze su di un tavolo imbandito che in qualche modo rappresenta la vita. Gli sfarzi degli abiti e della scenografia, però, si contrappongono ai protagonisti che in modo compulsivo consumano le pietanze direttamente con le mani.
Enjoy!!
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