Friday, October 9, 2020

The Zen Circus, nuovo singolo e video:

Questa mattina torniamo con grande piacere a parlare di una band che abbiamo ospitato più volte, ormai affermatasi fra le grandi realtà del rock italiano.

Parliamo di The Zen Circus, che nel marzo 2018 hanno pubblicato il loro decimo album, ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast). Due anni fa è stato invece con noi il bassista Ufo (qui il podcast), per parlare de Il fuoco in una stanza, che ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana: il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai.
Li abbiamo poi ritrovati l'anno scorso sul palco di Sanremo, con gioia: siamo sempre felici quando gli artisti che amiamo riescono ad arrivare ad un pubblico più ampio, senza per questo snaturare la propria musica. È sicuramente il caso degli Zen, che al Festival hanno festeggiato i propri (primi) venti anni di musica, celebrati anche con Vivi si muore 1999-2019, raccolta di 17 brani della loro storia, rimasterizzati per l'occasione, con due inediti. La canzone di Sanremo, L'amore è una dittatura, è un bel brano pienamente nelle loro corde, un crescendo emozionale ed emozionante.

Nella trasmissione di sabato scorso (qui il podcast) abbiamo presentato il loro nuovo singolo, che anticipa il prossimo album. "Appesi alla Luna prende vita durante una notte passata sotto il cielo di Lisbona. Silenziosa, taciturna e solitaria come la luna che illumina i saliscendi dell’esistenza, che dopo una moltitudine di gradini si scontra nella mattina, facendoci sentire trasparenti in una città piena di persone, chiedendoci quanto di noi si possa rispecchiare in ognuna di quelle anime."
Oggi ve ne proponiamo il bel video, che "nasce dalla collaborazione tra Ground’s Oranges e Cinepila, due collettivi catanesi attivi da anni nel panorama del videoclip italiano. Il brano ci ha fatto subito pensare a quegli schemi e a quelle dinamiche che ci rendono in qualche modo prigionieri di convenzioni e regole sociali e ci impediscono di godere appieno della vita e della sua reale essenza. Volevamo trasmettere un senso di smarrimento e precarietà attraverso un racconto distopico e metaforico, inserendo elementi surreali che potessero mantenere allo stesso tempo un legame simbolico con la realtà attuale." Enjoy!!



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