Wednesday, June 18, 2025

Thruppi, uscito l'album del progetto che unisce Giovanni Truppi e Thru Collected

La scorsa settimana è stato pubblicato un disco molto particolare, frutto dell'incontro e del confronto fra diverse generazioni di artisti napoletani.

Il primo è un nome ben noto alle nostre scalette, ovvero Giovanni Truppi, cantautore classe 1981, autore di cinque album fra il 2010 ed il 2023, che gli sono valsi crescenti apprezzamenti da critica e pubblico, ed anche una partecipazione al Festival di Sanremo di tre anni fa. Al suo fianco ritroviamo alcuni componenti di Thru Collected, collettivo di artisti visuali e produttori musicali di cui ci aveva parlato qualche mese fa Francesco Di Bella (qui il podcast), che ha ospitato la loro Alice nel primo singolo del suo nuovo album. Un incontro nato quasi per caso: un amico ha consigliato Thru Collected a Giovanni, che ne è rimasto affascinato e li ha invitati a partecipare al podcast che ha accompagnato il suo ultimo album, scoprendo che i ragazzi erano cresciuti anche con le sue canzoni e finendo per partecipare ad un loro concerto a Milano. In modo molto naturale è cresciuta la voglia di approfondire la conoscenza reciproca, personale e artistica, che li ha portati in studio per scrivere insieme. E così, tra Napoli e Roma, hanno preso forma, in modo libero e liberatorio, sette canzoni.

Venerdì scorso, 13 giugno, Island Records ha pubblicato Thruppi, l'omonimo album di questo bel progetto. Un lavoro che unisce non solo generazioni diverse, come dicevamo, ma anche differenti influenze ed ispirazioni, fra cantautorato, spoken word e rap, "intrecciando melodie delicate, cori stratificati e tappeti di synth con sonorità indie rock ed elettroniche attraversando momenti noise, punk, distorti e dissonanti. Il risultato è un’opera iper-contemporanea e ibrida dove i generi si contaminano e si dissolvono uno nell'altro." I testi, scritti a quattro o a sei mani, fra italiano e napoletano, "sono racconti di passaggi e di trasformazioni: il desiderio, l’adolescenza che si spegne, il disincanto di una generazione, la morte, la memoria, l'amore che muta, la solitudine e la ricerca di sé e di un posto nel mondo." Sullo sfondo c'è sempre "Napoli, che li ha cresciuti, e un rapporto conflittuale e ambivalente con questa città affascinante e complessa, sincera e bugiarda, accogliente e soffocante, che Giovanni ha lasciato all’età di alcuni di loro."

Un lavoro molto affascinante ed originale, che vi invitiamo a scoprire proponendovi anche il bel video animato del primo singolo, Buianotte, scritto e diretto da Gabriele Skià: enjoy!!



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