La nostra rubrica del venerdì, con cui usciamo dall'incessante flusso delle nuove uscite per proporvi un disco da (ri)scoprire insieme nel weekend che sta per iniziare, questa settimana si lega al nostro Mixtape di domani, del quale come abitudine abbiamo annunciato unicamente l'apertura, opera di un cantautore che abbiamo ospitato nove anni fa, per un disco che ci aveva assolutamente conquistati.
Si chiama Cesare Livrizzi, è di origine siciliana, ed aveva pubblicato nel 2011 il suo esordio, Dall’altra parte del cielo. A ben cinque anni di distanza, alla fine del 2016 è uscito il suo nuovo album, intitolato Milano non contiene amore.
Un lavoro dalla lunga gestazione, sul quale ha lavorato con una serie di nomi ben noti dalle nostre parti, ad iniziare da Marco Parente, alla produzione ed anche alla batteria. Con loro al basso Vincenzo Vasi, noto soprattutto come uno dei migliori theremin italiani, agli archi Valeria Sturba, e last but not least alle chitarre quell'Alessandro Asso Stefana che all'epoca avevamo visto passare a Lussemburgo nella band di PJ Harvey.
Un lavoro dalla lunga gestazione, sul quale ha lavorato con una serie di nomi ben noti dalle nostre parti, ad iniziare da Marco Parente, alla produzione ed anche alla batteria. Con loro al basso Vincenzo Vasi, noto soprattutto come uno dei migliori theremin italiani, agli archi Valeria Sturba, e last but not least alle chitarre quell'Alessandro Asso Stefana che all'epoca avevamo visto passare a Lussemburgo nella band di PJ Harvey.
Il risultato è un album che colpisce e sorprende, per qualità e per varietà. Musica pop, nel senso più alto del termine, nata da una penna di indubbio talento, sviluppata con ottimi collaboratori, ed interpretata con una voce particolare ed intrigante. Vi invitiamo a (ri)scoprirlo, ascoltandolo ed acquistandolo tramite il player Bandcamp qui sotto: enjoy!!

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