Bruno Belissimo è nato in Canada da genitori italiani emigrati alla fine degli anni '70, ed ha passato la sua infanzia nei sobborghi di Toronto, dove il padre aveva un video-noleggio e si dilettava come regista di pellicole sci-fi indipendenti. La madre gestiva un piccolo caffè nella zona di St. Clarence, il più grande sobborgo italiano della città, storico ritrovo degli artisti della zona. Bruno è quindi cresciuto in un ambiente molto creativo e forse per questo fin dalla più giovane età ha dimostrato di essere portato per la musica: ad otto anni era il miglior cantante del coro della chiesa, in seguito ha vinto una borsa di studio presso il Royal Conservatory of Music di Toronto dove inizia a studiare contrabbasso e composizione. Col passare degli anni Bruno comincia a interessarsi alla musica elettronica e produce le sue prime tracce gettando così le fondamenta del suo stile fatto di raffinate programmazioni dance, dal basso pulsante e dal playing e suono inconfondibile. All’età di 26 anni, a causa di alcuni problemi familiari, è costretto a trasferirsi in Italia dove ora vive e lavora.
Nel corso degli ultimi anni Bruno è stato molto attivo, pubblicando tre dischi e facendo molti concerti in tutta Europa con la band Low Frequency Club, suonando il basso per il tour di Egomostro di Colapesce e collaborando con svariati altri artisti sia in studio che dal vivo, e fondando FUTURO, uno studio che si occupa della realizzazione di colonne sonore per cortometraggi, lungometraggi e di sound design per i media e installazioni interattive.
La produzione musicale di Bruno Belissimo ha un suono unico influenzato dai classici dell’italo/space disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror/sci-fi di fine anni ‘70 inizio anni ‘80, ma rielaborato in uno stile contemporaneo e molto personale. Dopo una serie di singoli, nell’aprile 2016 è uscito il primo album, intitolato semplicemente Bruno Belissimo, in cui il produttore arricchisce ancor di più il suo suono con atmosfere jazz, house e sperimentando così un suono ancor più unico pur sempre mantenendo intatto l’approccio dance delle prime produzioni.
Un nuovo singolo e vari remix sono seguiti l'anno scorso, ed arriviamo ora all'annuncio del suo nuovo album, Ghetto Falsetto, in uscita il 4 maggio per La Tempesta/Stradischi. Un disco che nasce dalle esperienze live degli ultimi due anni di Bruno (oltre 100 concerti in Italia e all’estero) che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella crescita e nella consacrazione di Belissimo come producer e perfomer. Il titolo dell’album nasce dalla ricerca di una metafora per definire il dualismo tra realtà e finzione, tra il luogo comune e l'innovazione. Questi due aspetti sono centrali in Ghetto Falsetto, fondato infatti sulla rielaborazione di elementi classici di un genere già codificato come la musica disco, con l'intento di dare a dei meravigliosi cliché una nuova vita. Il risultato è un suono dichiaratamente ispirato all’italo disco e ai suoi dintorni: ai beat elettronici e alle groovy bassline, Bruno Belissimo unisce chitarre funk e riff magnetici di sassofono, a cui si aggiungono alcuni episodi maggiormente pop e atmosfere prima solo sfiorate, come la balearic.
La produzione musicale di Bruno Belissimo ha un suono unico influenzato dai classici dell’italo/space disco italiana e dalle colonne sonore dei film horror/sci-fi di fine anni ‘70 inizio anni ‘80, ma rielaborato in uno stile contemporaneo e molto personale. Dopo una serie di singoli, nell’aprile 2016 è uscito il primo album, intitolato semplicemente Bruno Belissimo, in cui il produttore arricchisce ancor di più il suo suono con atmosfere jazz, house e sperimentando così un suono ancor più unico pur sempre mantenendo intatto l’approccio dance delle prime produzioni.
Un nuovo singolo e vari remix sono seguiti l'anno scorso, ed arriviamo ora all'annuncio del suo nuovo album, Ghetto Falsetto, in uscita il 4 maggio per La Tempesta/Stradischi. Un disco che nasce dalle esperienze live degli ultimi due anni di Bruno (oltre 100 concerti in Italia e all’estero) che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella crescita e nella consacrazione di Belissimo come producer e perfomer. Il titolo dell’album nasce dalla ricerca di una metafora per definire il dualismo tra realtà e finzione, tra il luogo comune e l'innovazione. Questi due aspetti sono centrali in Ghetto Falsetto, fondato infatti sulla rielaborazione di elementi classici di un genere già codificato come la musica disco, con l'intento di dare a dei meravigliosi cliché una nuova vita. Il risultato è un suono dichiaratamente ispirato all’italo disco e ai suoi dintorni: ai beat elettronici e alle groovy bassline, Bruno Belissimo unisce chitarre funk e riff magnetici di sassofono, a cui si aggiungono alcuni episodi maggiormente pop e atmosfere prima solo sfiorate, come la balearic.
Quest'oggi vi presentiamo il primo singolo, che lo stesso artista presenta così: "Tempi moderni è la sintesi di tutto ciò che mi piace nella musica, cioè il mio suono come me lo immagino se dovessi fare un esempio. L'ho chiamata in questo modo perché è un pezzo esclusivamente basato sull'estetica e dal contenuto non chiaro o falso. Il beat lo trovo irresistibile e mi diverte molto, ma il vocoder scimmiotta una linea vocale e non permette di capire le parole che sembrano ripetere le stesse frasi, anche se non è cosi. Il video, poi, rimescola nuovamente le carte aggiungendo frivolezza, ironia e una buona dose si ingegno. Dal vivo l'ho gia suonata ed è davvero una bomba, questo in fondo è quello che conta."
Questo è il divertente video, per la regia ed il montaggio di Maison Blamage: enjoy!!
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