Sabato scorso ci siamo parzialmente allontanati dalle novità per dedicare un'intera puntata a Roma (qui il podcast), mentre questa settimana ci ritufferemo nelle ultime uscite, spaziando nei generi ed uscendo anche dall'Italia, per parlare di (e soprattutto ascoltare) Josh Rouse, Ferraniacolor, Dorso, Motta, Giuda, Ape e Kento.
Come sempre, o quasi, avremo due graditi ospiti: una band all'esordio sulla lunga distanza ed un musicista che invece seguiamo ed amiamo da molti anni.
Accoglieremo infatti in primo luogo un'interessante band torinese per presentare il suo recente e convincente primo album.
È uscito il 31 marzo per l'inglese Engineer Records, si intitola Are we doing the best we can?, ed è opera dei Low Standards, High Fives, gruppo nato nel 2012 nel torinese con "l'intento di fondere la passione per l'emo di fine/inizio secolo (Texas Is The Reason, Mineral, Christie Front Drive, American Football) con ascolti e influenze personali, senza porsi alcun vincolo di genere, con la certezza di essere fuori moda e allo stesso modo con il desiderio di scrivere canzoni che durino più di un'estate." Hanno debuttato nel 2013 con un primo EP, Revolushhh, cui è seguito un secondo due anni dopo, Enough, con la collaborazione di Garrett Klahn, voce dei Texas Is The Reason, con cui hanno diviso il palco più volte.
Sempre nel 2015, la formazione è cambiata, passando a quella attuale con tre chitarre, con la quale hanno iniziato a lavorare a questo primo album, registrato alla fine dell'anno scorso: "ad eccezione di Remember Me e Crazy Boy, già comparse negli EP e qui riproposte con un nuovo arrangiamento, le canzoni che compongono il disco sono totalmente frutto del percorso intrapreso con la nuova formazione: tre chitarre sono molte, quindi è stato essenziale lavorare per sottrazione. Anche la sezione ritmica cerca di tessere un groove che non sia cervellotico ma nemmeno scontato, che sia funzionale anche se ricercato. A livello di produzione l’intento principale è stato subito chiaro: che il disco fosse molto onesto e sapesse trasmettere il suono live della band."
Sostenuto anche questa volta da una campagna di fundraising di enorme successo, il 4 maggio pubblicherà per il suo nuovo lavoro, intitolato Infanti, che vi presenteremo anch'esso in anteprima e che descrive così: "è un disco denso, pieno di domande, visioni, riflessioni, provocazioni e orbiterà intorno ai bambini, al corpo dei bambini sempre più usati per le guerre mediatiche, nelle trincee del social, nella propaganda. In questi anni siamo stati bombardati da immagini oscene, dall'artificio, dal sacrilegio, dalla pornografia dei corpi martoriati dalle bombe fisiche e mentali. Non aspettatevi un disco consolatorio, rassicurante, pacificato. Lo sapete che pesco spesso nelle acque profonde, nel torbido."
No comments:
Post a Comment