Monday, February 26, 2018

The Zen Circus, Public, Massimo Giangrande, ARTO, Katres, OTU e Paolo Saporiti gli ospiti del mese di marzo

Se già i mesi volano in generale, questo non può che essere ancor più vero per febbraio, che non abbiamo praticamente visto passare.. sta già arrivando marzo, ed è quindi il momento del tradizionale annuncio degli ospiti del mese.
Cinque puntate per un programma come sempre denso ed interessante, ed anche alquanto vario, che ci porterà ad esplorare sentieri sonori molto diversi fra di loro.

Inizieremo questo sabato, 3 marzo, accogliendo due band che amiamo in modo particolare, una ormai affermata fra le grandi realtà del rock italiano, con una lunga serie di dischi, l'altra che potremmo definire uno dei segreti meglio custoditi degli anno 2000, al ritorno dopo una lunga pausa.

Questi ultimi si chiamano Public, e sono capitanati da Paolo Beraldo, già autore di un bellissimo esordio nel 2005 a nome Northpole, con alcuni artisti che ben conosciamo, come Fabio De Min (leader dei Non voglio che Clara), Cristiano Lo Mele (chitarrista di Perturbazione e Totò Zingaro) ed Elena Diana (violoncellista ex-Perturbazione).
A seguire, ha dato vita ai Public, che hanno pubblicato due ottimi dischi, Lunario nel 2008 (autoprodotto e scaricabile gratuitamente dal loro sito) ed Oracolo nel 2010, per l'etichetta di De Min, Lavorare Stanca.

Dopo una lunga attesa, interrotta unicamente dalla partecipazione a due compilation nel 2012 e da un singolo che vi presentammo l'anno seguente, giovedì Dischi Soviet Studio pubblicherà il loro nuovo album, intitolato Isole.
Uno splendido lavoro, che "guarda al passato ed alla tradizione immaginando la musica nel 2020, mescolando la canzone d'autore italiana con una scrittura che ha le sue radici altrove: Isole, un arcipelago di canzoni in fase di trasformazione".

Accoglieremo poi nuovamente in trasmissione The Zen Circus, che tornano a pubblicare un album ad un anno e mezzo dall'ottimo La terza guerra mondiale, che vi avevamo presentato con un'intervista al batterista Karim Qqru (qui il podcast).
Un disco con il quale hanno superato tutti i loro record, entrando direttamente al sesto posto nella classifica di vendite, ed ampliando ulteriormente la calda e fedele fanbase che si sono guadagnati in diciotto anni, 9 album ed un EP, e più di mille concerti.

Il fuoco in una stanza esce questo venerdì per Woodworm e La Tempesta e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella costante crescita della band toscana.
Il loro sound, ormai inconfondibile, è sempre più ricco e maturo, e come loro abitudine sono molto ispirati anche i testi, più intimi e toccanti che mai.


Sabato 10 saremo lieti di dare il bentornato a due vecchi amici della trasmissione, entrambi già passati in concerto a Lussemburgo: con uno parleremo del suo nuovo progetto che ha appena esordito, con l'altro del suo terzo disco da solista.

Il primo è Luca Cavina, bassista di Calibro 35 e di ZEUS!, con cui parleremo della sua nuova creatura, chiamata ARTO.
Con lui altri tre personaggi che ben conosciamo: Cristian Naldi, chitarrista di Ronin e Fulkanelli, Simone Cavina, batterista di IOSONOUNCANE, Junkfood e Comaneci, e Bruno Germano, produttore dell'acclamato Die di IOSONOUNCANE e uomo dietro alle macchine del Vacuum Studio di Bologna, dove ha registrato mezzo underground italiano.

Il 1° marzo sarà pubblicato il loro primo album, Fantasma, che ce ne fa scoprire "l'immaginario e le coordinate sonore: una cupa elegia orrorifca accompagna scenari che evocano flm come The Blair Witch Project e The Evil Dead, attraverso atmosfere spettrali e improvvise sfuriate soniche. Il risultato è una musica strumentale molto evocativa e dall'attitudine ibrida: come se il Glenn Branca più rumoroso ed abrasivo si fondesse con la maestosità di Arvo Part."




Il secondo ospite di sabato 10 sarà un altro vecchio amico di Sentieri Sonori, Massimo Giangrande, che conosco dai tempi in cui era il frontman dei Punch & Judy, rockband romana che dopo una lunga gavetta ed un paio di EP autoprodotti arrivò a pubblicare un album, La cura migliore, nel 2004.

Risale invece al 2008 il suo esordio solista, intitolato Apnea: un album straordinario, che avrebbe meritato ben maggior attenzione, e per il quale lo portammo a suonare a Lussemburgo. Nel 2012 è uscito il suo secondo album, Directions, prodotto da Paolo Benvegnù: un altro ottimo lavoro, che ad oggi resta il suo ultimo disco solista. Lo abbiamo infatti ospitato nel gennaio di tre anni fa (qui il podcast) ma per presentare Antiphone, un progetto di musica elettronica con Andrea Biagioli, che aveva realizzato l'EP Disappear.

Dopo tanta attesa, è stato finalmente annunciato il suo terzo LP, che sarà pubblicato il prossimo 9 marzo e si intitolerà Beauty at closing time. Un disco molto ispirato, affascinante e poetico, che ha realizzato con lo stesso Andrea Biagioli (rhodes e piano) e con Fabio Rondanini (batteria e percussioni) ed Angelo Santisi (violoncello). Produttore, un altro vecchio amico, Daniele Tortora, già al lavoro fra gli altri con Roberto Angelini, Diodato, Afterhours..


 


Sabato 17 scopriremo con voi altri due dischi molto diversi fra di loro, ma entrambi particolarmente interessanti, realizzati da artisti molto giovani.

Saremo in primo luogo felici di conoscere e presentarvi gli OTU, duo formato da Francesco Crovetto (batteria, sampler) ed Isaia Invernizzi (chitarra, Ominichord, sampler) che "esplora i mondi della musica elettronica miscelando hip hop, sintesi sonora, chitarre taglienti e voci del passato.
Una band dal sound cinematico e cadenzato, sferzato da bassi che fanno palpitare lo stomaco. Orizzonti ambient, vestigia cinematografche e armonie oscure sono i fondamenti dei dieci brani che compongono il disco."

Il loro primo album si intitola Clan ed è stato pubblicato il 23 febbraio. Siamo in territori fra Dj Shadow e James Blake, per fare per una volta del name-dropping, percorsi con talento ed originalità, e sapientemente mixati da Rico degli Uochi Toki: "un esordio ambizioso, sperimentale, consapevole di una realtà musicale con riferimenti chiari, ma in continua evoluzione."

Accoglieremo poi Katres, all'anagrafe Teresa Capuano, giovane cantautrice nata a Catania, ma che vive da sempre a Napoli. Dopo vari riconoscimenti e le prime aperture di prestigio, nel 2013 ha pubblicato il suo album d'esordio, Farfalla a valvola, ottenendo buoni riscontri. È seguito un tour di 150 date in Italia ed all'estero ed un incontro molto importante, quello con Daniele Sinigallia, con cui ha iniziato a collaborare e che ha prodotto il suo nuovo lavoro, Araba fenice, uscito il 23 febbraio per Giungla Dischi.

Un disco molto affascinante, anche grazie alla sua bella voce, che "nasce dalla necessità di raccontare un lento e profondo processo di cambiamento, una simbolica morte e rinascita preceduta da un periodo difficile grazie al quale l’artista si forgia per riscoprirsi più forte di prima. È una dichiarazione di guerra alla staticità, la cronaca di una rivoluzione: trame musicali ardite incontrano testi che trasudano una ben precisa identità e personalità."


Sabato 24 vi proporremo una puntata molto densa, con ben tre ospiti, a partire dai nostri due collegamenti mensili, quello con l'amico Steven Forti (ZibaldoneRadio Contrabanda) da Barcelona, e quello con l'altro amico Ricky Russo (NY Groove), questa volta da Trieste.

L'intervista della settimana avrà come protagonista un artista già molte volte nelle nostre scalette per i suoi precedenti album, ma anche per i due lavori dei Todo Modo, che ha creato con Giorgio Prette e Xabier Iriondo.
Chitarrista, cantante e compositore, Paolo Saporiti propone "un cantautorato in cui domina l’attenzione per i dettagli e la profondità dei testi. La sua voce calda, graffiante ed evocativa si interseca perfettamente con gli arpeggi costruiti dalla chitarra baritona acustica."

A tre anni dal suo ultimo album, il 23 marzo Goodfellas pubblicherà Acini, il suo ottavo disco solista, che presenta così: “È un lavoro pieno di amore, declinato nelle sue varie forme. Stati universali che mai come in questo momento ritengo giusto e sensato scandagliare, come autore di canzoni quarantenne che vive in Italia, Paese in costante e irrefrenabile declino. Che cosa rimane oggi davanti ai nostri occhi, se non i nostri sentimenti più profondi, con cui fare i conti nel bene e nel male?”



Chiuderemo il mese, sabato 31, con il ritorno con il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 13 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
Curiosi di sapere quale sarà il tema del mese?


Il programma è come sempre molto ricco e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast: STAY TUNED!!

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