È quello che mi è successo nelle ultime settimane, da quando mi è arrivato un promo che ha attirato la mia attenzione già solo per il fatto che sarebbe uscito per Tanca Records, sublabel di Trovarobato diretta artisticamente da IOSONOUNCANE, che ne è anche co-produttore. Un artista che stimiamo tantissimo, e che ha anche contribuito ad un altro nostro grande innamoramento musicale, due anni fa, Spira di Daniela Pes.
Questa volta lo troviamo al fianco di Matteo Castaldini, in arte AKA5HA, pianista di formazione, da anni produttore in area urban/rap, che nel 2022 ha fondato il collettivo artistico Matching Criteria vol.1 e nello stesso anno ha autoprodotto il suo debutto discografico, Incanto e Disperazione. Un lavoro che confesso di aver perso, ma che ora voglio recuperare, con grande curiosità.
Il suo nuovo disco si intitola Rifiorirai, è uscito venerdì scorso, 7 novembre, e come avrete capito mi ha colpito profondamente, in primo luogo per l'originalità e la personalità della proposta, che "nasce dal dialogo costante tra le influenze urban/rap nell’uso delle parole, nel flow, nella postura della voce e dell’autotune, nei synth digitali puliti; il mondo dell’elettronica, più acida, più sporca, più vicina anche a certi contesti techno; fino agli echi più folk, con grandi dinamiche, che spesso incollano i due mondi. Ne viene fuori un cantautorato elettronico a fuoco: la voce si sposta al centro ma resta intrecciata a una ricerca sonora precisa, dove sintetizzatori, campioni e strumenti acustici convivono in un equilibrio di densità controllata."
Questa volta lo troviamo al fianco di Matteo Castaldini, in arte AKA5HA, pianista di formazione, da anni produttore in area urban/rap, che nel 2022 ha fondato il collettivo artistico Matching Criteria vol.1 e nello stesso anno ha autoprodotto il suo debutto discografico, Incanto e Disperazione. Un lavoro che confesso di aver perso, ma che ora voglio recuperare, con grande curiosità.
Il suo nuovo disco si intitola Rifiorirai, è uscito venerdì scorso, 7 novembre, e come avrete capito mi ha colpito profondamente, in primo luogo per l'originalità e la personalità della proposta, che "nasce dal dialogo costante tra le influenze urban/rap nell’uso delle parole, nel flow, nella postura della voce e dell’autotune, nei synth digitali puliti; il mondo dell’elettronica, più acida, più sporca, più vicina anche a certi contesti techno; fino agli echi più folk, con grandi dinamiche, che spesso incollano i due mondi. Ne viene fuori un cantautorato elettronico a fuoco: la voce si sposta al centro ma resta intrecciata a una ricerca sonora precisa, dove sintetizzatori, campioni e strumenti acustici convivono in un equilibrio di densità controllata."
Un lavoro di grande spessore anche dal punto di vista lirico, che nelle sue parole "racconta una rinascita non consolatoria, in cui l’idea di rifiorire non nega il dolore ma ci cresce dentro. Il disco parte dall’addio, attraversa lutto e spaesamento, sfiora la radicalità fino a decantare in una rarefazione lucida."
Possiamo anticipare che dovremmo ospitarlo presto per presentarlo, nell'attesa vi invitiamo a tuffarvi in questo splendido album: enjoy!!!

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