La nostra rubrica del venerdì, con cui usciamo dall'incessante flusso delle nuove uscite per proporvi un disco da (ri)scoprire insieme nel weekend che sta per iniziare, questa settimana è dedicata ad una grande band, che ha segnato gli ultimi decenni della musica italiana, evolvendo notevolmente, senza per questo perdere l'inconfondibile marchio di fabbrica.
Stiamo parlando dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che abbiamo ospitato più volte, l'ultima un anno e mezzo fa (qui il podcast) per Garage Pordenone, album uscito in occasione del loro trentennale. Torniamo in questo caso indietro di quasi sette anni, al gennaio 2019, quando la loro etichetta, La Tempesta, ha pubblicato quello che era il loro undicesimo album in studio, Sindacato dei sogni. Il titolo è un chiaro omaggio al rock psichedelico (traduzione di The Dream Syndicate, storica band cui abbiamo già parlato qui sul blog) e questo album, che sembrava a primo ascolto un ritorno al sound originale del gruppo, conteneva molte novità: "batterie essenziali, chitarre elettriche sognanti e liriche poetiche ed ironiche portano questo lavoro in un territorio classico, e la vena psichedelica, filo conduttore del lavoro, ha trovato nel musicista e produttore Matt Bordin, già Mojomatics e Squadra Omega, l’interlocutore perfetto per la ricerca del nuovo sound."
Uno splendido lavoro, che vi invitiamo a (ri)scoprire con noi questo weekend: enjoy!!

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