Un mese che si preannuncia particolarmente ricco di uscite ed ospiti, nel corso del quale avremo il piacere di accogliere artisti emergenti dal grande talento, ma anche alcuni nomi di assoluto rilievo nazionale, quando non mondiale.
Apriremo il mese in pompa magna questo sabato, 6 ottobre, con una fantastica accoppiata di grandi protagonisti del rock, italiano uno, internazionale l'altro.
Parliamo nel primo caso di una prossima uscita che abbiamo accolto con grande gioia, visto l'amore per l'artista in questione ma anche vista la lunga attesa.
Giorgio Canali ha infatti pubblicato ormai ben 7 anni fa il suo ultimo disco di inediti, Rojo, cui era seguito nel 2016 Perle per i porci, ottimo lavoro composto unicamente da cover che vi avevamo presentato ospitandolo in trasmissione (insieme all'allora esordiente Motta, qui il podcast). Siamo quindi stati particolarmente felici dell'annuncio dell'uscita del suo ottavo album, settimo con la sua band Giorgio Canali & Rossofuoco, che porta un titolo nello stile del suo autore: Undici canzoni di merda con la pioggia dentro sarà pubblicato questo venerdì, 5 ottobre, da La Tempesta con distribuzione Master Music.
Uno splendido nuovo disco, che ci fa ritrovare questo inconfondibile artista in grande forma: "Undici brani suscitati dall’atmosfera pesante della bassa padana e dalle finte arie di cambiamento di un mondo in perenne evoluzione ma costantemente regolato e governato dagli stessi principi e dalle stesse caste di sempre. È un album in equilibrio perfetto tra temi personali e intimi, critica sociale e visione, attraversato da immagini fulminanti."
Ci occuperemo poi di un disco di cui vi abbiamo già parlato più volte, strettamente legato all'Italia anche se opera di un artista australiano.
Parliamo di Nic Cester, che ha ottenuto fama globale come frontman dei Jet, e che a fine 2017 ha esordito come solista. Il legame con l'Italia è in primo luogo personale, dato che le origini paterne sono nel triveneto, come testimoniato dall'assenza di H nel cognome, che in realtà andrebbe pronunciato Cestèr. Dal 2014 passa la maggior parte del suo tempo in Europa, fra Italia e Germania, iniziando a lavorare al suo primo album solista, intitolato Sugar Rush e pubblicato nel novembre dell'anno scorso. L'ulteriore legame con l'Italia è dato dal fatto che ha lavorato sul disco con Tommaso Colliva, che si è anche occupato di selezionare la band, partendo dai membri dei suoi Calibro 35. Ne è scaturita una band di nove elementi (fra cui due batterie ed una sezione fiati) chiamata The Milano Elettrica, che nella versione live include fra gli altri Adriano Viterbini, Daniel Plentz dei Selton e Sergio Carnevale dei Bluvertigo.
Il risultato è un disco che ci ha assolutamente conquistati, coinvolgente e trascinante, che percorre con classe e con carattere sentieri sonori molto vari, che spaziano dal rock al soul, dalla psichedelia al blues.. arrangiamenti e suoni sono impeccabili ma mai troppo levigati, e danno un'impronta vintage ma anche molto moderna al lavoro, impreziosito dalla sua intensa voce. È stato più volte nelle nostre scalette, lo abbiamo inserito nelle Sentieri Sonori Picks 2017, presentato come CD-tipp di Radio ARA, e siamo veramente felici di poter infine accogliere Nic in trasmissione per parlarne.
Sabato 13 segnerà il ritorno con il ritorno del nostro appuntamento speciale, quello con lo spazio mensile che ha debuttato a fine 2015, segnando il grande ritorno di Raf, che ha creato e condotto Sentieri Sonori per 13 anni, fino al 2010, quando si è (ri)trasferito per cinque anni nella sua Roma.
Tornato a Lussemburgo, ha pensato ad un nuovo progetto da inserire nella grande "casa" della nostra trasmissione, coinvolgendo l'amico Jacopo: ecco nati i Radioracconti di Sentieri Sonori, che vanno in onda una volta al mese, riunendo canzoni, racconti ed ospiti intorno ad un tema.
Curiosi di sapere quale sarà il tema del mese?
Sabato 20 ci occuperemo in primo luogo di una delle novità più interessanti di questo inizio di stagione, il nuovo disco di un musicista attivo da quasi vent'anni, ma che confessiamo fino ad ora conoscevamo più di nome che di fatto.
Gioele Valenti, polistrumentista palermitano, negli ultimi anni è stato molto attivo nella scena neopsichedelica nordeuropea in diverse formazioni (JuJu, Josefin Ohrn, Lay Llamas), ed ora torna a pubblicare un disco con il suo progetto solista, Herself, a tre anni dal precedente. Siamo in territori fra folk e rock, lo-fi e psichedelia, Mark Linkous e Will Oldham, percorsi con piglio e talento grazie ad un attento lavoro di scrittura ed arrangiamento.
Il nuovo album uscirà il 19 ottobre per Urtovox, si intitola Rigel Playground e "predispone l’ascoltatore per un viaggio di folk cosmico, in cui gli inglesismi della tradizione si sposano con una vena alt, come se Beatles e Sparklehorse incontrassero i tormenti di Nick Drake e l’intimismo di un Mike Scott."
Un disco molto affascinante, di grande spessore, interamente scritto, arrangiato e suonato da Gioele, tranne il primo singolo che vi abbiamo già presentato in trasmissione e qui su blog, che vede la partecipazione di un grande nome del rock mondiale, fra gli "eroi" del sottoscritto. The beast of love è infatti cantata da Jonathan Donahue dei Mercury Rev, che hanno anche scelto Herself per accompagnarli nel loro recente tour italiano.
Vi presenteremo poi il nuovo album di una giovanissima quanto talentuosa artista che abbiamo scoperto tre anni fa per l'esordio del suo progetto Any Other, all'epoca spesso nelle nostra scalette.
Si chiama Adele Nigro, ha 24 anni, e nel 2015 ha pubblicato Silently. Quietly. Going Away., "un disco intriso di storie personali, di separazioni difficili, di crescite e di confronti, che ha immediatamente collocato gli Any Other tra le gemme più splendenti dell’indie italiano cantato in lingua inglese, con un tour infinito che ha portato Adele a calcare indifferentemente sia i palchi italiani che quelli europei, in un crescendo di pubblico, attestati di stima e concerti da paura", culminato nella partecipazione al Primavera Sound di Barcelona. Nel frattempo, l'abbiamo anche trovata impegnata in molte collaborazioni, fra cui ricordiamo il disco di Halfalib (il progetto di Marco Giudici, a sua volta collaboratore di Any Other), quello di Generic Animal (nostro ospite a febbraio, qui il podcast) ed il tour nella band di Colapesce (nostro ospite a novembre 2017, qui il podcast).
Il secondo meraviglioso album di Any Other, Two, Geography, è uscito il 14 settembre per 42 Records ed è stato lanciato con un nuovo tour europeo. "Tre anni dopo le cose non sono poi tanto cambiate: Adele, ora ventiquattrenne, continua a scrivere di quel mondo magico e veloce che è la vita prima dei trentanni, quella che in tutta la sua nebulosa complessità poi ci portiamo dentro per sempre come l’unica vera golden age, l’età accecante che forgia il nostro diventare adulti. Quello che è cambiato è il contesto musicale che tiene insieme questa nuova manciata di storie: perché Two, Geography è musicalmente più maturo, più complesso, più libero nella forma e nell’attingere da influenze diverse, antitetiche. a volte Perché se la trinità di Adele rimane pressoché immutata, in Two, Geography si sentono rimandi all’indie folk americano di Phil Elvrum (The Microphones, Mount Erie), al tocco chitarristico di Jim O’Rourke e David Grubbs; e poi il songwriting classico, gli arrangiamenti orchestrali e il free jazz, tutti declinati con uno stile e una sensibilità più che attuali."
Chiuderemo infine ottobre, sabato 27, con un'altra bella accoppiata, questa particolarmente speciale: ospiteremo infatti dei grandi protagonisti della storia del rap italiano, uniti da un grande legame di amicizia.
Stiamo parlando in primo luogo di Piotta, rapper romano in attività dagli anni '90 che, dopo vari singoli e collaborazioni aveva pubblicato nel 1998 il suo primo album, Comunque vada sarà un successo, ottenendo enormi riscontri con il singolo Supercafone, che all'epoca divenne un tormentone anche presso il grande pubblico. Un successo che non lo ha allontanato dalla sua cultura e dalla sua gente, anzi ha lanciato una carriera che è proseguita con tanti progetti, una propria etichetta, trasmissioni radiofoniche e ben otto album in studio, più uno dal vivo.
A tre anni dall'ultimo Nemici, un singolo prima dell'estate ed uno dopo hanno anticipato l'uscita, venerdì scorso, del suo nuovo album, Interno 7. Un disco pieno di mille ricordi, toccante ed emozionante, che l'artista romano descrive così: "La chiamano nostalgia, e forse è davvero così, in questo trasloco forzato, di questo Interno 7 che già non cè più ma che sarà per sempre dentro di me, e in queste nuovi pezzi. Magia della musica, dea evocatrice, ho l'impressione che il più intimo e personale dei miei dischi si possa rivelare anche il più universale, perché le emozioni più profonde alla fine ci legano. Tutti."
Chiuderemo infine il mese con una delle più belle novità di questo inizio stagione, il ritorno di uno dei più importanti gruppi del rap italiano, a quasi tre anni dal tragico evento che li ha colpiti.
Parliamo dei Cor Veleno, band nata a metà degli anni novanta e formata dai rapper Primo Brown e Grandi Numeri e dal dj e producer Squarta. Una bellissima storia, fatta di cinque album insieme più un grande numero di altri lavori dei suoi membri, e di palchi condivisi con artisti del calibro di De La Soul, Wu-Tang Clan, 50 Cent, ma anche Gogol Bordello e Manu Chao, o in Italia Roy Paci e Jovanotti. Una storia bruscamente interrotta nel mese di settembre 2014, quando Primo ha annunciato il proprio ritiro dalle scene per gravi problemi di salute, che hanno portato alla sua prematura morte nella notte di Capodanno 2016. Una scomparsa accolta con innumerevoli attestati di stima ed affetto da parte di pubblico e colleghi, e cui non è di certo seguito l'oblio, come testimoniano anche i tanti omaggi; il più toccante è sicuramente A pieno titolo, brano pubblicato nel luglio 2016 da Squarta e Grandi Numeri con Danno (Colle der Fomento), che si chiude con una strofa postuma di Primo (qui il video).
A fine aprile i Cor Veleno sono tornati con un nuovo singolo, Shut da fuck up, prima anticipazione del prossimo album, intitolato Lo Spirito che suona, in uscita il 26 ottobre per la loro etichetta con distribuzione di Artist First. Venerdì scorso è uscito un secondo singolo, Tutta la vita, che con il suo video, "così come tutto il progetto, è nel pieno e vivo ricordo di Primo. Un emozionante collage di momenti nei quali si percepisce l’intensità di vita, passione, amicizia, visione, lavoro."
Il programma è come sempre molto ricco e vario.. non ci resta che raccomandarvi di continuare a seguirci, tutti i sabato mattina dalle 11.30 alle 13, in diretta FM (102.9 & 105.2) o live streaming su Radio ARA, o quando volete comodamente in podcast: STAY TUNED!!
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