Si tratta di una storica band del punk italiano, amata dal sottoscritto fin dal nome, Punkreas. Nati nel 1989, hanno esordito l'anno seguente con un demo, cui sono seguiti ad oggi ben 10 album in studio ed un live. Il tutto con un'invidiabile stabilità nella formazione, che in questi tre decenni ha visto solo tre cambi. Dopo il loro ultimo album, Il lato ruvido, uscito due anni fa, spiegano che "per ricordarci chi siamo, chi eravamo e chi vogliamo essere, abbiamo deciso di fermarci, abbiamo fatto un bel respiro e abbiamo intrapreso un nuovo lungo viaggio".
Questo viaggio li ha portati a pubblicare il 23 marzo con Garrincha Dischi in collaborazione con Canapa Dischi un EP intitolato Inequilibrio, che sarà seguito da un secondo, Instabile, in uscita il 9 novembre. Due EP strettamente legati, fin dai titoli e dalle copertine componibili, due facce, una bianca e una nera.
Il nuovo EP è lanciato da La verità, nuovo singolo e video che vede la collaborazione di Davide Toffolo, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti. "Ringraziamo Davide Toffolo, che oltre ad averci prestato la voce, ci ha guidati con mano esperta, insieme al fido Iasco dei Cacao Mental, nel mondo della cumbia, qua reinterpretata in quel reggae style alla Punkreas, già sperimentato in canzoni come SottoEsame o Ambarabà. Un'idea nata in una notte di piena estate in un locale romano, ai margini di un nostro concerto a cui Davide ci ha fatto l'onore di partecipare. Davide ci ha raccontato della sua nuova passione per la Cumbia e lo ha fatto in maniera così convincente e coinvolgente che abbiamo deciso di provare a farla assieme e vedere cosa ne veniva fuori. Le idee notturne se cattive, di solito il giorno dopo svaniscono con le prime luci del sole. Quella volta non è successo...era una buona idea."
Ad accompagnare il singolo, il video che vi presentiamo oggi, per la regia di Paolo Santamaria, con protagonista l’attore Massimiliano Loizzi de Il Terzo Segreto di Satira. "Il video è una critica alla costante propaganda che spesso sfocia in conflitti digitali minacciati da fake news, teorie complottiste e scandali social sono ben tangibili: da uno schermo di un computer o di una televisione si passa così a scenari di guerra e di distruzione. Il video mette così in primo piano un tg anti-verità, pronto a offuscare ulteriormente le menti di un pubblico passivo; nel videoclip il conduttore del tg, l'operatore, l'inviato, il militare, il contadino e pure il telespettatore, sono sempre la stessa persona e senza pluralità è impossibile arrivare alla verità." Enjoy!!
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