Monday, November 14, 2016

Primo video dal nuovo disco di Amerigo Verardi: Brindisi (ai terminali della via Appia)

Nella trasmissione di dieci giorni fa (qui il link al podcast) siamo stati felici di proporvi una prima anticipazione da uno splendido nuovo disco che sarà pubblicato il 16 dicembre e che avremo l'onore di presentarvi in anteprima, con una puntata monografica o quasi, il 10 dicembre.

Si tratta del grande ritorno di un cantautore, musicista e produttore attivo da circa trent’anni, nel corso dei quali si è distinto per talento e versatilità, da solista come in una lunga serie di progetti, Allison Run, Lula, Lotus..
Amerigo Verardi non ha però ancora ottenuto tutta l’attenzione che meriterebbe, restando un personaggio di culto per appassionati e musicisti. Fra i suoi grandi estimatori figura ad esempio Manuel Agnelli, che non a caso lo volle nella compilation Il Paese è reale, che seguì la partecipazione degli Afterhours a Sanremo.
La sua ultima pubblicazione risale ormai a quattro anni fa, quando fece uscire con Marco Ancona (già con lui nei Lotus) lo splendido Il diavolo sta nei dettagli, che entrò di diritto nelle nostre Sentieri Sonori Picks 2012.
Sempre nel 2012, ha ideato e creato il festival YEAHJASI! Brindisi Pop Fest, di cui è da allora direttore artistico.

A settembre è stata annunciata la pubblicazione non solo di un nuovo disco, in uscita per Prisoner Records, ma anche del suo primo libro, una raccolta di scritti per l’editore Brundisium.net, S.I.N. – Scherzi.Improvvisi.Notturni.
L’album (doppio) si intitolerà Hippie Dixit, ed è stato composto e registrato nel corso di svariati mesi nel suo studio casalingo, in quasi totale solitudine, suonando un po’ tutti gli strumenti, “a parte qualche estemporanea ma importante collaborazione”.

Il primo singolo, che vi abbiamo fatto ascoltare, è Brindisi (ai terminali della via Appia), che lo stesso Amerigo presenta così: "Ho immaginato che la vita semplice ai margini di una piccola città del sud piena di storia e di bellezze naturali potesse riprendere colore attraverso la ritrovata coscienza delle persone, dopo che la città stessa è stata deturpata e avvelenata da decenni di industrializzazione scriteriata, dai politici corrotti e dalla scarsa coscienza dei cittadini. E’ un augurio, naturalmente, che nasce però da una consapevolezza: solo attraverso il contatto umano e l’alleanza con gli elementi della natura si può riscrivere il proprio presente e futuro. "

Un brano splendido e dilatato, un po' come tutto il disco (14 pezzi per un totale di 100 minuti), un autentico viaggio musicale fra pop, rock, psichedelia, progressive, canzone d'autore.. senza alcun dubbio, uno dei dischi dell'anno, in Italia e non solo.
Come detto, gli dedicheremo un'intera trasmissione fra meno di un mese, ma vogliamo fin d'ora invitarvi a prendervi i quasi dieci minuti necessari per guardare il  bel video di questo primo singolo: enjoy!!



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