Saturday, August 4, 2018

In onda fra poco, riascolteremo le interviste a Filippo Gatti, Bobo Rondelli e Volwo

È arrivato il weekend, pronti come ogni sabato a seguirci su nuovi Sentieri Sonori?
Puntata speciale, questa settimana, la terza dei Sentieri Sonori estivi: come è ormai tradizione, approfittiamo delle settimane estive per proporvi una carrellata di alcune fra le più belle interviste della stagione appena conclusa, lunga, ricca e quanto mai densa di ospiti.

Quest'oggi inizieremo andando in primo luogo al 16 dicembre, quando abbiamo celebrato il grande ritorno di un cantautore cui siamo molto legati, per noi fra i più fulgidi talenti del nostro Paese.

Stiamo parlando di Filippo Gatti, che amiamo fin da quando era il frontman degli Elettrojoyce, e che da quindici anni è attivo sia come solista che come produttore artistico. Lo abbiamo ospitato per il suo secondo disco, sei anni fa, per poi parlare di lui per vari progetti, come il disco con la Maremma Orchestra, la collaborazione con Riccardo Sinigallia finita anche a Sanremo 2014, o la produzione dell'album del 2015 di Bobo Rondelli. Dopo tanta attesa è finalmente arrivato il suo nuovo disco, che si intitola La testa e il cuore ed è stato pubblicato il 15 dicembre.

Un lavoro di grande spessore, costruito su una combinazione tra strutture di elettronica minimale e canzone acustica, risultato di un lavoro corale: con lui, i due produttori polistrumentisti, Matteo D’Incà ed il fratello Francesco Gatti, il pianista e arrangiatore Fabio Marchiori, il violinista Steve Lunardi e la giovanissima cantautrice Virginia Tepatti, ai cori.
Per quanto concerne la (come suo solito) ispiratissima parte lirica, "l'album è il diario di un viaggio immaginario, un racconto poetico, ispirato al racconto epico di Ulisse. Un percorso in cui la ricerca su se stessi e sui propri affetti si intreccia a riflessioni sulla cultura e sul tempo. Su chi decidiamo di essere e sul significato di fare musica oggi. Al termine del viaggio, la propria casa, con tutto quello che comporta: la capacità di riconoscere il valore delle persone , il “fare buona musica”, il desiderio di “stare meglio”, imparare ad ascoltare in silenzio."

 


Il nostro viaggio nel tempo ci porterà poi al 21 ottobre, quando abbiamo dedicato buona parte della trasmissione, anche con la partecipazione dell'amica Barbara Santi di Rumore, ad un cantautore che amiamo molto, e che è stato l'altro nostro ospite di giornata.

Parliamo di un artista che seguiamo da più di vent'anni, da quando era il frontman degli Ottavo Padiglione: Bobo Rondelli, cantautore in perenne bilico fra poesia ed ironia, carattere del resto peculiare della gente della sua Livorno.
Lo avevamo ospitato l'ultima volta tre anni fa (qui il podcast) per presentare il celebrato Come i Carnevali, che era poi stato seguito due anni fa da un toccante omaggio ad un suo illustre concittadino, Piero Ciampi.

Questa volta ci ha presentato il suo nuovo album, Anime storte, uscito il 6 ottobre e presentato così: "Rondelli continua a vivere la sua seconda giovinezza artistica e per comporre questo disco si fa ispirare dalla figura delle persone semplici dei giorni nostri, virtualmente ingolfati di amicizie social, ma realmente sempre più soli e alienati. La produzione e gli arrangiamenti sono affidati alle sapienti mani di Andrea Appino (Zen Circus), nel disco anche la partecipazione di Bocephus King e Francesco Pellegrini (Zen Circus)."
Un lavoro che se da un lato ci fa ritrovare il suo inconfondibile stile e talento, dall'altro lo vede esplorare sentieri sonori per lui nuovi, con la consueta intensità.

 

Chiuderemo infine il nostro viaggio nel tempo andando al 4 novembre, quando vi abbiamo presentato in anteprima il ritorno del primo progetto di un musicista cui siamo legati in modo particolare, artisticamente come umanamente.

Dopo tre splendidi dischi come Atleticodefina (che lo portarono sul palco del d:qliq per due concerti Panoplie), Pasquale De Fina ha ridato vita al progetto Volwo, con cui aveva esordito nel 2002 con Viva Vittoria. Questo ritorno nasce dalla sua nuova collaborazione con Roberto Romano (fiati, percussioni e loop), già suo compagno all'epoca, e si è allargata ad altri musicisti ben noti dalle nostre parti. Citiamo fra gli altri Giorgio Prette (ex-Afterhours, attualmente nei Todo Modo, ed alla batteria nei primi due dischi di Atleticodefina), Giorgio Baldi (storico chitarrista di Max Gazzè, qui al basso) ed Alex Marcheschi (batterista di Ritmo Tribale e NoGuru). Ospiti alle voci, due altri cantautori a noi molto cari, Paolo Benvegnù e Luca Gemma, e due voci femminili, Rachele Bastreghi dei Baustelle e la giovane Ylenia Lucisano.

Il risultato è un album che si intitola Dieci viaggi veloci ed è stato pubblicato da Viceversa Records il 10 novembre: "Dieci canzoni che trattano di emigrazione, del viaggiare, del lasciare, del tornare, dell’amore, della speranza, del lavoro, della passione. Ogni vita un viaggio, ogni viaggio una vita. Il tutto concentrato in un disco intenso, violento e morbido al contempo, un disco che urla e sussurra senza distogliere lo sguardo da un orizzonte che forse non è poi così lontano."


READY TO TUNE IN?!!
11.30/13, su Radio ARA, 102.9 & 105.2 in FM a Lussemburgo, live streaming a questo link, podcast a seguire qui.

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